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Le 10 città 'straniere' in Italia: ecco la classifica delle più belle

città straniere

L’Italia è una nazione meravigliosa, cercheremo di portarvi alla scoperta delle 10 città “straniere”. Questo per un viaggio entusiasmante ed avvincente

Magari vi sarà capitato di sentirvi un po’ stranieri a casa vostra, o viceversa? E questo dalle comunità germaniche, alle isole linguistiche greche, un borgo dove si indossano vestiti particolari, un quartiere turco ubicato sulle Alpi, cercheremo di iniziare un tour unico nel suo genere. Vi faremo comunque sentire a casa! Senza dover neanche uscire dai confini del nostro Paese!
La classifica delle 10 città più “straniere” del nostro Paese è la seguente:

1) Gressoney-Saint-Jean, Valle d’Aosta:

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È una località montana unica al mondo, e questo non solo per via dei suoi stupendi paesaggi alpini. È il luogo ideale per trascorrere un periodo di vacanza sia in inverno che nella bella stagione. Stupenda è anche la parlata della sua gente, la sua cultura e la sua architettura. Gressoney-Saint-Jean è situata nella spettacolare Valle del Lys in Valle d’Aosta. È un magnifico comune ubicato ai piedi del Monte Rosa. Quest’ultimo è noto per essere la principale isola linguistica tedesca appartenente alla Comunità Walser.

2) Tarvisio, Friuli-Venezia Giulia:

Solitamente le terre situate al confine di un Paese nascondono sempre molte storie. E questo è vero soprattutto per le terre di origine romana, una volta abitate da popolazioni celtiche e poi in seguito da popolazioni germaniche. Dal Nord Europa scendono i Krampus (che sono i terribili diavoli dell’ex Impero Austro-Ungarico). Tutte queste figure piene di denti aguzzi, pesanti campanacci, vistosi peli, accompagnano da diversi secoli Sinterklaas, San Nicola, per le vie di Tarvisio. Tutto ciò rende la cittadina del Friuli-Venezia Giulia un avamposto austriaco.

3) Moena, Trentino-Alto Adige:

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Moena è uno stupendo borgo alpino della Val di Fassa in Trentino-Alto Adige. La lingua parlata è quella ladina, ma le feste sono rigorosamente alla turca! Secondo la leggenda, un soldato dell’esercito ottomano in fuga dopo la sconfitta di Vienna del 1663 fu ospitato nelle case della “fata delle Dolomiti”. La storia leggendaria lambisce il reale e ciò tra i vicoli di uno dei quartieri più caratteristici del paese, il Rione Turchia per l’appunto. Ogni anno ad agosto, a commemorare le vicende di questo eccentrico personaggio, c’è la Festa di Turchia. Potrete gustare le leccornie trentine, uno dei migliori kebab del nostro Paese e odalische locali.

4) Gurro, Piemonte:

È un borgo alpino di 200 abitanti, situato nella Valle Cannobina in Piemonte. Si tratta di un piccolo mondo antico ubicato in provincia di Verbania. A Gurro si indossa il kilt, si beve il whisky e si suona la cornamusa.
Potrete vedere gli abitanti, specialmente le donne, portare il caratteristico gonnellino a pieghe scozzese. Il legame con la Scoglia ebbe origine dalla Battaglia di Pavia (1525), e questo quando alcuni combattenti mercenari scozzesi sulla strada del ritorno verso casa si stabilirono a Gurro. Rimasero entusiasti delle montagne e degli incantevoli paesaggi locali.

5) Pescia Fiorentina, Toscana:

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Se amate vedere delle ceramiche sfavillanti, dei mosaici colorati, delle prospettive eccentriche, delle statue opulenti e dei mosaici colorati, non potete non andare a Pescia Fiorentina, in Toscana. È un piccolo giardino del nostro Paese che assomiglia tantissimo al meraviglioso Parco Güell di Barcellona, opera del noto architetto Antoni Gaudí. Tutto questo si trova in Toscana, nella provincia di Grosseto, in località Garavicchio.

6) Roma, Lazio:

Inevitabilmente la storia della città di Roma è profondamente legata a quella di Israele. E questo perché in Via Portico d’Ottavia, si trova il ghetto ebraico, uno dei più antichi del pianeta. È un quartiere tutto stelle di David. È vicino a Piazza Venezia e a Lungotevere de’ Cenci, lì potrete ammirare la Sinagoga. L’atmosfera di quel luogo è davvero unica, potrete sentire il giudaico-romanesco (dialetto degli ebrei romani e parlato sino dalla metà del Cinquecento).

7) Bova, Calabria:

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Bova è situato nell’estremo meridionale del versante ionico della Calabria. Si apre un territorio dove ancora oggi abitano delle persone che possono essere considerate come le ultime elleniche della nostra nazione. Vi troverete nella Calabria dei Greci. È una terra costituita da delle valli segrete e da numerosi borghi antichi. È un fazzoletto di terra a pochi chilometri da Reggio Calabria, in cui i Greci decisero di insediarsi per poi rifugiarsi sulle montagne per colpa degli invasori.

8) San Marzano di San Giuseppe, Puglia:

San Marzano di San Giuseppe è situato nell’Arberia, area geografica del Meridione in cui si trova la minoranza etnico-linguistica albanese del nostro Paese. Questa minoranza non è distribuita in maniera omogenea, ma si estende in numerose regioni italiane come la Calabria (per la maggior parte nella provincia di Cosenza) e la Puglia. Quest’ultima regione vanta il comune arbereshe di maggiori dimensioni: San Marzano di San Giuseppe per l’appunto.
È situato a 25 km da Taranto, mantiene forte il suo legame con lo stato della penisola dei Balcani. Potrete divertirvi tra le viuzze caratterizzate dall’atmosferica balcanica, potrete ascoltare l’antica parlata albanese e imparare le musiche tradizionali.

9) Messina, Sicilia:

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Si tratta di un’altra isola linguistica, sorge in Sicilia, ovvero la regione del nostro Paese crocevia di culture e popoli per eccellenza. Nei tempi antichi i Greci arrivarono al di là dello stretto, e decisero di plasmare una città ad immagine e somiglianza di Atene, la loro “prima casa”.
A Messina sono presenti le targhe toponomastiche bilingue (come per esempio: Largo dei Greci, in zona Falcata). In questa città si parla ancora, oggi, il greco, o meglio il neogreco. Questa lingua è l’ultimo stadio del processo evolutivo del greco.

10) Alghero, Sardegna:

È la Catalogna d’Italia, il suo particolare dialetto l’algherese, preso in prestito dalla penisola iberica, o meglio dalla Catalogna. È una città situata in provincia di Sassari, nota non soltanto per le meravigliose spiagge e un centro storico-capolavoro. Alghero viene considerata la capitale catalana del nostro Paese, viene infatti soprannominata la Barceloneta, o Piccola Barcellona d’Italia.
La città ha conservato nel corso del tempo il catalano e un quinto degli abitanti lo parla, nella versione sarda. È bene ricordare che la diffusione linguistica del catalano in Sardegna ebbe luogo dal XIV secolo, al tempo della dominazione spagnola.