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26-27 novembre, disagi per i treni regionali

26-27 novembre, disagi per i treni regionali

Intercity e collegamenti regionali subiranno disagi a causa di uno sciopero del personale Le Frecce circoleranno regolarmente A partire dalle dalle 21 di domani, 26 novembre, fino alle 18 del 27 novembre vi potrebbero essere disagi nei collegamenti regionali Trenitalia in seguito a uno sciopero ...

Intercity e collegamenti regionali subiranno disagi a causa di uno sciopero del personale

Le Frecce circoleranno regolarmente

A partire dalle dalle 21 di domani, 26 novembre, fino alle 18 del 27 novembre vi potrebbero essere disagi nei collegamenti regionali Trenitalia in seguito a uno sciopero del personale indetto dall’USB “contro la privatizzazione, contro i turni di lavoro eccessivi e in favore della sicurezza di lavoratori e passeggeri.

Le Ferrovie italiane annunciano che tutte le Frecce Trenitalia circoleranno regolarmente mentre i disagi maggiori potrebbero verificarsi per gli Intercity. Saranno garantiti invece i servizi minimi per il trasporto regionale, previsti per legge nella fascia oraria 6-9 del 27 novembre, in più Trenitalia si adopererà per offrire, anche fuori da quella fascia, un adeguato livello di corse ferroviarie regionali. Il tutto nel pieno rispetto dei diritti del personale, utilizzando quello non aderente allo sciopero.

Il sindacato intanto ha spiegato in una nota:

“Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla svendita del 40% del gruppo FS. Non convincono le rassicurazioni elargite dal Ministro Delrio sul fatto che la maggioranza rimarrà nelle salde mani di questo governo: forte il rischio dell’ennesimo affare speculativo su un impianto strategico del nostro Paese, regalato a imprenditori nostrani o stranieri. La privatizzazione è l’ulteriore passo verso la definitiva liberalizzazione del settore, dove su rotaie pubbliche e mantenute dallo Stato potranno circolare treni di qualsiasi colore e nazione senza particolari obblighi né verso l’occupazione né verso i diritti dei lavoratori, a partire dal salario e dalla sicurezza; né verso i cittadini che usufruiscono dei servizi meno redditizi”.