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Villa Clara, la villa abitata dal fantasma di una bambina che piange e chiede aiuto

villa clara

Tra le case italiane avvolte da un alone di mistero per l'apparizione di fantasmi, un posto di primo piano occupa Villa Clara, sita nei pressi di Bologna. Una casa maledetta dove, si dice, è possibile incontrare il fantasma di una bambina, che piange chiedendo aiuto e che spesso viene udita cantar...

Tra le case italiane avvolte da un alone di mistero per l’apparizione di fantasmi, un posto di primo piano occupa Villa Clara, sita nei pressi di Bologna. Una casa maledetta dove, si dice, è possibile incontrare il fantasma di una bambina, che piange chiedendo aiuto e che spesso viene udita cantare . In genere la casa è il nostro rifugio sicuro, un luogo dove ognuno di noi trova rifugio nei momenti più complessi della nostra esistenza. Ma è anche il luogo dove noi viviamo in prima persona affetti, ricordi e sicurezze e dove esprimiamo i nostri desideri più intimi.

Ma è sempre più un fatto di costume leggere notizie di avvistamenti di fantasmi e misteriose presenze indefinite che suscitano paura e terrore. In Italia sono tante le cosiddette case infestate, posti dove vengono registrati accumuli di energia e apparizioni di fantasmi. Tra questi c’è proprio Villa Clara, un luogo apparentemente tetro e disabitato in provincia di Bologna, esattamente al 449 di Via Zanardi, a breve distanza da Trebbo di Reno. La villa ha già cambiato il proprio nome in diverse occasioni. Prima venne chiamata Casino Del Trebbo, poi Villa Malvasia, poi ancora Villa Alessandri ed infine Villa Clara. Ma c’è chi ritiene che il nome sia ancora Villa Malvasia.

Capita spesso che una coltre di nebbia fitta ammanti spesso l’abitazione, conferendogli un maggiore senso di mistero che atterrisce i passanti. Pare che in passato sia stata uccisa una bambina, chiamata appunto Clara, figlia della nobile famiglia degli Alessandri, che ancora oggi piange nel giardino e fa sentire la sua voce e il suo dolore di avere perso la vita in età infantile e tormentata dall’efferato modo con la quale sarebbe stata uccisa (murata viva). Va comunque detto che non esistono prove reali che testimonierebbero la reale presenza di fantasmi oscuri, ma che questa tesi sia il frutto di una suggestione collettiva e di false congetture diffuse da burloni e mirate ad abusare della credulità popolare.