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Come scrivere una lettera di dimissioni

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Scrivere una lettera di dimissioni non è sempre semplice come si può pensare. L’aritcolo 2118 del Codice Civile infatti prevede che ciascuna delle due parti contraenti un contratto di lavoro subordinato e a tempo indeterminato possa recedere suddetto contratto dandone preavviso nel termine e ne...

Scrivere una lettera di dimissioni non è sempre semplice come si può pensare.

L’aritcolo 2118 del Codice Civile infatti prevede che ciascuna delle due parti contraenti un contratto di lavoro subordinato e a tempo indeterminato possa recedere suddetto contratto dandone preavviso nel termine e nei modi stabiliti dagli usi o secondo equità.

Questo articolo serve non solo a tutelare il lavoratore, ma anche i datori di lavoro e la continuità dell’attività dell’impresa. Tutti i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro impongono quindi a ogni dipendente a tempo indeterminato che desidera interrompere il proprio rapporto lavorativo, di comunicare ufficialmente all’azienda la propria decisione di rassegnare le dimissioni. La lettera di dimissioni inoltre, deve essere consegnata con un preavviso che varia in base all’anzianità aziendale e all’inquadramento contrattuale.

L’impostazione stessa della lettera però può variare molto, soprattutto a seconda dei rapporti che intercorrono tra il datore di lavoro e il dipendente che vorrebbe dimettersi. Al momento della stesura, la cosa migliore da fare sarebbe mettere da parte il tipo di rapporto che si ha con l’azienda che si sta per lasciare per cercare di scrivere una lettera sempre e comunque cortese e dai toni educati e rispettosi.

Se i rapporti con il datore di lavoro sono buoni e se c’è un rapporto di stima reciproco, potrebbe inoltre essere gentile e di piacevole effetto inserire una frase di ringraziamento per le opportunità offerte durante il periodo di collaborazione. In caso invece di rapporti tesi tra le parti o addirittura di rapporti talmente negativi da essere causa dell’interruzione del rapporto di lavoro, è fondamentale evitare i toni polemici e le recriminazioni e mantenere sempre e comunque un tono rispettoso per evitare così di logorare ulteriormente i rapporti. Le lettere di dimissioni inoltre possono variare sia a seconda del singolo caso che del contratto di lavoro stipulato. Può capitare ad esempio che che, per cause di forza maggiore o motivi personali, il lavoratore non possa presentare la lettera di dimissioni con il dovuto preavviso (in questo caso è bene cercare un accordo amichevole col datore di lavoro onde evitare sanzioni) o che, per una giusta causa, possa esserne esonerato.

In ogni caso, ci sono degli elementi minimi che è fondamentale inserire in una lettera di dimissioni in modo da garantirne la validità dal punto di vista legale.

Questi elementi sono:

– i dati del lavoratore (nome, cognome e recapito)

– i riferimenti del datore di lavoro (nome dell’azienda e recapito).

– la precisazione nel testo della chiara volontà di recedere dal rapporto lavorativo.

– la data di decorrenza delle dimissioni

– la data ultima di presenza in azienda e quella di consegna della lettera o invio tramite A/R.

Alla fine della lettera è necessario poi inserire la propria firma e lasciare lo spazio quella del datore di lavoro.

Le variabili possono essere molte ed è perciò consigliabile che il lavoratore studi attentamente la propria situazione personale soprattutto per quanto riguarda il periodo di preavviso necessario per dare le dimissioni, onde evitare errori e quindi eventuali futuri problemi legali.