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8 luglio 1978: Pertini eletto Presidente della Repubblica

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Dopo le dimissioni di Giovanni Leone, in seguito ad un periodo di forti accuse culminate col rapimento Moro, ci si ritrovò a dover eleggere anticipatamente il nuovo capo dello stato. Gli scrutini, iniziati il 29 giugno, si protrassero inutilmente per giorni, con i principali partiti che spingevano ...

Sandro PertiniDopo le dimissioni di Giovanni Leone, in seguito ad un periodo di forti accuse culminate col rapimento Moro, ci si ritrovò a dover eleggere anticipatamente il nuovo capo dello stato. Gli scrutini, iniziati il 29 giugno, si protrassero inutilmente per giorni, con i principali partiti che spingevano per i propri candidati, la DC Guido Gonnella, il PCI Giorgio Amendola mentre i socialisti Pietro Nenni. Solo al 16° scrutinio si trovò un’intesa su un nome, quello del socialista Sandro Pertini, che con 832 voti su 995, la più ampia maggioranza in una votazione presidenziale, divenne il settimo Presidente della Repubblica Italiana. Antifascista esiliato in Francia da Mussolini, aderì alla Resistenza partigiana con la quale partecipò alla liberazione di Roma, di Firenze e di Milano, con azioni che gli valsero la medaglia d’oro al valor militare. Fece parte dell’Assemblea Costituente e dalla nascita della Repubblica fu sempre senatore oltre che per due volte Presidente della Camera. Per le sue qualità, il suo carisma in tutte quelle difficili situazioni che il paese ha dovuto affrontare sotto il suo mandato, è considerato ancora oggi il presidente più amato dagli italiani.