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90 anni per Chuck Berry, auguri al papà del rock and roll

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Novant'anni fa nasceva a Saint Louis Chuck Berry. Il papà del rock and roll festeggia il suo compleanno e prepara un nuovo disco. Chuck Berry, all'anagrafe Charles Edward Anderson Berry, nasceva a Saint Louis il 18 ottobre del 1926. Nel 1955, quando uscì il suo primo brano di successo, intitola...

Novant’anni fa nasceva a Saint Louis Chuck Berry. Il papà del rock and roll festeggia il suo compleanno e prepara un nuovo disco.

Chuck Berry, all’anagrafe Charles Edward Anderson Berry, nasceva a Saint Louis il 18 ottobre del 1926. Nel 1955, quando uscì il suo primo brano di successo, intitolato Maybellene, aveva 29 anni. Da allora, per cinque anni, il chitarrista cantante compositore ha prodotto una serie di singoli che ha cambiato per sempre la musica moderna, scrivendo le regole del rock and roll: nel 1956 Roll Over Beethoven, nel 1958 la scandalosa Sweet Little Sixteen (ripresa anche dai Beach Boys con altro testo e altro titolo: Surfin USA) e nel 1958 Johnny B. Goode, una canzone che riesce a invecchiare con l’eleganza di un whiskey.

In occasione dei suoi novant’anni, Chuck Berry ha deciso di tornare in sala di incisione e registrare il primo album con brani inediti dal 1979. Si intitolerà solo Chuck e l’uscita è prevista per il prossimo anno. “Questo disco” ha spiegato il rocker, “è dedicato alla mia amata Toddy (la moglie, ndr): mia cara, sto invecchiando, ho lavorato a questo disco per tanto tempo, ora posso davvero appendere le scarpe al chiodo”.

Sono centinaia i musicisti che hanno indicato e indicano Chuck Berry fra le loro influenze, a cominciare da Beatles e Rolling Stones. Secondo Rolling Stones, la rivista, Chuck Berry è addirittura al quinto posto nella classifica dei 100 migliori artisti di sempre. Davanti ha soltanto i Beatles, il recente Nobel Bob Dylan, Elvis Presley e i Rolling Stones. Le sue trovate chitarristiche hanno rappresentato la base di studio per tutti, da Keith Richards a Jimmy Page, da Pete Townshend a Eric Clapton. Con lui ogni musicista – specie i chitarristi – ha un rapporto tutto particolare, molto familiare. E non può essere che così, visto che parliamo del papà – neppure padre, più solenne ma meno confidenziale – del rock and roll.