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Genova: la mostra fotografica "Mimesis" di Elise de Gauche

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MIMESIS è il nome della mostra personale di Elise de Gauche. L'inaugurazione si terrà a Genova il 6 giugno 2014 presso la Galleria d'arte CAPOVERSO nel Chiostro di S.Matteo dalle ore 17:30. A cura di Paola Pietronave, presentata da Lorenzo Gandus, con le fotografie di Elise de Gauche. Elis...

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MIMESIS è il nome della mostra personale di Elise de Gauche. L’inaugurazione si terrà a Genova il 6 giugno 2014 presso la Galleria d’arte CAPOVERSO nel Chiostro di S.Matteo dalle ore 17:30. A cura di Paola Pietronave, presentata da Lorenzo Gandus, con le fotografie di Elise de Gauche.

Elise: fotografa genovese, da piccola disegnava le balene con delle bic blu sui muri, se fosse una stella illuminerebbe i gatti, non sa rinunciare alle sfide vedendo in loro un valore inestimabile e se giocasse a nascondino vorrebbe essere l’Ermione della Pioggia del Pineto d’Annunziana.

D: Elise se Ermione fosse presente a MIMESIS, cosa vorresti che cogliesse?
R: Lo strato percettibile e non quello che c’è realmente tra lei e la foto. Vorrei che si immaginasse lì dentro al posto di qualcun altro.

D: Quanto le imitazioni ti imitano e quanto tu imiti loro nei tuoi scatti?
R: Ci imitiamo a vicenda… Come la canzone dei REM, Imitation of Life! L’imitazione finisce dove inizia la mia. Nei miei scatti imito un po’ anche me stessa, in questi della mostra del 6 giugno in particolare: è tutta un’imitazione di cose vere rese finte.

D: Lo sai che sei nata lo stesso giorno del pirata Henry Every? È stato un personaggio molto arguto e sensibile nella storia, non l’hanno mai catturato. Anche tu catturi per non farti catturare?
R: Io catturo attimi, sguardi, momenti e nel frattempo chi ho di fronte e ho scelto di fotografare, ha già precedentemente catturato me. Per prima la preda sono io. E sono preda anche quando mostro le mie foto, sperando di essere catturata dai giudizi. Spero di essere l’oggetto… Sogno che le mie foto siano l’oggetto, la conquista, la preda definitiva, così catturano anche me!

D: Quali prede ci sono all’interno di Mimesis?
R: Fiori, persone e qualche frammento di Genova. C’è anche una foto in cui ci sono io. Mimesis è una novità anche per me, dove ci sono cose che non ho mai fatto, visioni che non ho mai avuto così, perché sono l’imitazione di me stessa.

Elise quando scopre di essere nata lo stesso giorno di un pirata che non è mai stato catturato ne è entusiasta. Mi rivela che le stelle si esprimono con gli occhi e odorano del profumo “Fizzy”. Raggiunge la bellezza di uno scatto per il piacere (a volte volontario e a volte no), di stravolgerlo purché sia celato, perché sia percettibile in maniera personalizzata al pubblico. Quando finisce l’intervista mi lascia la voglia di prendere i suoi spazi, quelli famosi tra le righe, per sapere cos’altro avrebbero da dirmi, perché sicura, mi colpirebbero.

Elise ricorda il termine giapponese Kyoka che significa – fiore riflesso nello specchio – per l’ambiguità del vetro, la densità dei riflessi, la capacità di osare nel guardarsi, la possibilità di trasfigurare, la bipolarità della dolcezza di uno zucchero filato che ha le gambe di un leone e corre nella savana, libero.

MIMESIS, la mostra personale di Elise, verrà inaugurata il 6 giugno 2014 alle ore 17:30, presso la Galleria d’Arte CAPOVERSO di Genova, dal Chiostro di S. Matteo. A cura di Paola Pietronave, presentata da Lorenzo Gandus.

Erika Mennella
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