> > Quarto, nata casa famiglia per disabili psichici

Quarto, nata casa famiglia per disabili psichici

disabili

Una nuova dimora creata per accogliere le persone con disabilità mentale è stata realizzata a Quarto, in via Sirtori, ad opera delle Suore Passioniste che hanno dato disponibilità di utilizzo di una loro palazzina. Nella struttura verranno create tutte le attività di supporto attraverso i...

Una nuova dimora creata per accogliere le persone con disabilità mentale è stata realizzata a Quarto, in via Sirtori, ad opera delle Suore Passioniste che hanno dato disponibilità di utilizzo di una loro palazzina.

Nella struttura verranno create tutte le attività di supporto attraverso i laboratori di cucina, ceramica, origami, cartonistica con l’obiettivo di dare maggiore sentore di indipendenza ai gruppi di disabili naturalmente seguiti dagli educatori.

Le associazioni ‘Le Querce di Mamre’ e ‘Fadivi eOltre’ proprio in queste ore stanno festeggiando per tale preziosa opportunità. Le associazioni sono già ampiamente operative con varie strutture in Cornigliano e a Quarto. In merito riferisce Carlo Biamino, socio fondatore dell’associazione Le Querce di Mamre:

“Le suore hanno permesso a noi e all’associazione Fadivi la straordinaria concessione di una palazzina di ben due piani con giardino e veranda – 400 metri quadrati in totale -; dunque, dovevamo arredare tutte le stanze che ospiteranno quattro ragazzi per volta. Ebbene, il nostro presidente Mietta Gaglardini ha contattato l’Ikea per un preventivo, chiedendo uno sconto. A tutta risposta, hanno arredato tutto gratuitamente senza volere niente in cambio per un valore di 18.000 euro. Si pensava alla volontà di una qualche visibilità da parte della azienda ma era solo un nostro preconcetto. Questo perché non siamo poi tanto abituati ad avere aiuti così spontanei. Difatti, così non è stato. Vogliamo sentitamente ringraziare l’Ikea per questo gesto ricolmo di vera solidarietà”.

Le associazioni seguono molti individui di età che va dai 20 ai 70 anni, relativamente autosufficienti e segnalati dai Servizi Sociali del Comune. Molte storie di questi soggetti sono simili tra loro. In molti, difatti, si ritrovano soli dopo la morte dei familiari, totalmente abbandonati a loro stessi. E altrettanto incapaci di badare alla propria persona proprio a causa della loro disabilità più o meno grave.

“Si è formata una squadra di veri e propri amici – aggiunge Biamino -, che si incontrano con un obiettivo molto importante che è quello di aiutare effettivamente queste persone a ritrovare una autonomia nel farsi, ad esempio, da mangiare da soli o per andare a fare la spesa oppure per saper utilizzare correttamente il danaro. Alcuni di loro svolgono alcuni lavori assistiti come nello svolgere la mansione di cuochi. Così oggi finalmente possiamo inaugurare la nuova sede in via Sirtori, siamo davvero felici!”.