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RAF, giovane recluta umiliata e abusata dai commilitoni: era un rito di iniziazione

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RAF, giovane recluta umiliata e abusata dai commilitoni: era un rito di iniziazione. Centinaia di denunce tra le reclute militari

Si chiama Rebecca Crookshank l’ex soldatessa britannica che ha deciso di denunciare gli abusi subiti durante il suo reclutamento e di diffondere fotogrammi e filmati. Dopo 16 anni di silenzio, Rebecca si racconta per dare l’esempio e per infondere coraggio di denunciare, ad altre donne vittime di abusi.

Il reclutamento nella RAFrecluta umiliata

È il 2001, quando Rebecca Crookshank decide di arruolarsi nella Royal Air Force, è l’unica recluta di sesso femminile in un gruppo di 28 persone. L’accoglienza dei commilitoni, alla base Mount Alice, è stata ‘unica’: uomini schierati di spalle che mostravano il sedere alla ‘nuova recluta’. Per Rebecca sarebbe stato quello l’inizio di un vero e proprio inferno. In tutto il periodo passato nella Raf, Rebecca ha subito vari abusi e umiliazioni, non solo da parte dei suoi compagni, ma anche da parte dei suoi superiori. In un episodio, un suo superiore le aveva offerto un ‘giro’ sul Tronado F3, a patto che lei subisse l’atto sessuale senza proteste e senza denunciare. I suoi ‘compagni’ la chiamavano ‘pussy’ e in qualsiasi momento della giornata si sentivano in diritto di toccarla, palparla e di tastarla ovunque, come un qualsiasi pezzo di carne.

Per Rebecca è stato un periodo traumatico che l’ha portata a lasciare l’esercito e a dedicare la sua vita alla lotta contro gli abusi sessuali nei corpi militari: “Il comportamento abominevole che ho riscontrato nel 2001 potrebbe essere una cosa che andava avanti da anni e anni, ma ha avuto un impatto enorme sulla mia vita. Non potevo starmene in silenzio”, dice Rebecca, dopo aver autorizzato la diffusione di foto e viedeo che riprendono gli abusi fatti sulla sua persona. Con la sua denuncia, l’ex soldatessa spera che migliaia di donne e uomini vittima di abusi nei corpi miltari, trovino il coreggio di denunciare, così da permettere delle pene per questirtremendi atti.

La Germania come il Regno Unito

Anche in Germania il tasso di abusi sessuali nei corpi militari ha ragiunto percentuali più che preoccupanti. Sono centinaia le denuncie da parte di donne e uomini che sostengono di aver subito abusi sessuali e umiliazioni varie, soltanto nella base militare di Pfullendor, a sud della Germania. Le donne che denunciano questi atti dichiarano di essere state costrette a degli spettacoli di pole dance per i loro compagni davanti l’inidifferenza e, talvolta il divertimento, dei superiori. Molte di queste donne, come nel caso di Rebecca, subivano degli umilianti riti di iniziazione, la maggior parte dei quali le voleva nude. Alcune denuncie raccontano di episodi in cui alcune ragazze venivano legate alla sedia, completamente nude, alle quali venivano lanciate secchiate d’acqua gelata. Il tutto per puro divertimento.

La reazione della classe politica alle denuncie è stata esemplare, il governo e il ministro della difesa hanno assicurato dei provvedimenti severi, ma sulle denunce si pronunciano anche esponenti delle forze militari tedesche, come il Generale Volker Wieker che ha dichiarato che la base di Pfullendorf ha fallito nel tentativo di fermare questi episodi di «abuso degradante». Wieker propone dunque di adottare un sistema che incoraggi la denuncia di episodi di discriminazione e violenza. Al momento, 5 supervisori di stanza della base tedesca in questione sono stati identificati come responsabili degli atti e sono stati ricollocati all’interno dell’esercito