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Acqua Sant'Anna ritirata da scaffali Auchan per strano odore

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Sul sito ufficiale della catena francese di supermercati Auchan si può leggere l'avviso di richiamo del prodotto, pubblicato nella giornata del 3 febbraio. Spesso riusciamo a capire “a naso” se un prodotto è avariato, cosa consueta con i cibi freschi mal conservati o con il latte, ma è decis...

Sul sito ufficiale della catena francese di supermercati Auchan si può leggere l’avviso di richiamo del prodotto, pubblicato nella giornata del 3 febbraio.

Spesso riusciamo a capire “a naso” se un prodotto è avariato, cosa consueta con i cibi freschi mal conservati o con il latte, ma è decisamente più insolito quando si tratta dell’acqua minerale: molti consumatori, però, hanno segnalato alla catena francese di supermercati Auchan l’odore strano riscontrato in determinate bottiglie di acqua Sant’Anna della fonte Vinadio (CN), che per questo motivo è stata immediatamente ritirata dagli scaffali di tutti i punti vendita, con comunicazione ufficiale del 3 febbraio 2017.

Il lotto incriminato è l’ L7012NOH, in particolare per quanto riguarda le bottiglie da 1,5 litri della sorgente Rebruant, con stampigliata la data di scadenza del 15 gennaio 2019 e la motivazione del richiamo del prodotto è la “possibile alterazione organolettica”, che potrebbe essere dovuta a tracce di perossido d’idrogeno, meglio noto come acqua ossigenata, e acido acetico: queste due sostanze, anche in piccole concentrazioni, se ingerite possono provocare ustioni a carico delle mucose, dell’esofago e conseguenze al fegato e anche pochissime gocce disciolte nell’acqua possono causare un edema della laringe, in grado di portare al soffocamento.

Anche se non sembra essere questo il caso, i consumatori che avessero acquistato una o più unità appartenenti al lotto indicato sono invitati a recarsi presso il supermercato Auchan dove avevano comprato le bottiglie per restituirle, mentre l’azienda produttrice dell’acqua Sant’Anna ha precisato che il problema potrebbe derivare da uno shock termico subito dai colli durante il trasporto o lo stoccaggio e non da contaminazioni e rassicura sul fatto che l’aver bevuto quell’acqua non comporta alcuna conseguenza sulla salute.

Lo stesso inconveniente si era già verificato qualche tempo fa e, anche in quel caso, non si erano segnalati malori conseguenti al consumo dell’acqua minerale della fonte cuneese.