> > ActionAid: "Come rendere migliore, sostenibile e stabile il mondo attuale"

ActionAid: "Come rendere migliore, sostenibile e stabile il mondo attuale"

ActionAid

Notizie.it all'evento organizzato da ActionAid “Italia e il G7 come essere protagonista nel nuovo scenario globale”.

Da uno dei luoghi più fascinosi, di quello che fu un mondo sfarzoso, si sono sviluppati una serie di ragionamenti su come rendere migliore, sostenibile e stabile il mondo attuale. Tutto questo è stato possibile grazie ad “ActionAid” che nella giornata odierna ha organizzato “Italia e il G7 come essere protagonista nel nuovo scenario globale”.

Numerosi gli interventi in programma dall’informazione dei cittadini, fino ai grandi temi dei flussi migratori, condizione femminile, e altro ancora, hanno stimolato il numeroso pubblico presente presso la sala del “Tempio di Adriano” in Piazza di Pietra a Roma. A moderare il dibattito è stata l’ex giornalista del Corriere della Sera ed oggi a Sky, Maria Latella che ha anche letto un messaggio del Premier Gentiloni il quale, ringraziando ActionAid per le attività svolte, mette come argomento cardine la situazione della zona AfroMedterranea da risolvere al meglio per creare un mondo dignitoso e prospero.

L’evento ActionAid minuto per minuto

Il primo intervento è stato quello del presidente Ipsos Nando Pagnoncelli che ha tracciato uno spaccato non propriamente lusinghiero rispetto l’approccio degli Italiani con il G7, se da una parte in molti (4 su 5) sanno di cosa sia l’evento, in pochi sono coloro che conoscono a fondo cosa questo evento tratta registrando comunque sfiducia verso coloro che animeranno il vertice previsto i prossimi 26 e 27 maggio a Taormina.

Da notare come le preoccupazioni maggiori esposte dai nostri connazionali riguardino lavoro, immigrazione e sicurezza. Su queste rilevazioni non è da escludere che possano pesare le percezioni “distorte” della popolazione rispetto ai dati reali di cittadini stranieri sul suolo italiano, disoccupazione e presenza di credenti di altre religioni. Una nota conclusiva, il presidente dell’Ipsos la riserva sull’impatto delle inchieste sulle ONG, che tengono banco in questi giorni, che potrebbero avere un effetto devastante sulle donazioni che tantissimi italiani fanno alle stesse associazioni.

Riallacciandosi a quest’ultima affermazione, la leader radicale Emma Bonino, in un sintetico ma appassionato intervento ha invitato i magistrati a parlare sempre e solo col supporto degli atti. Nel merito della discussione la Bonino ha dichiarato come la chiave per un mondo migliore possa essere la “protezione senza protezionismo”, due sono i focus su cui ha incentrato il suo discorso la leader radicale. Particolarmente illuminante il passaggio del leader radicale quando nel sottolineare la necessità di emancipazione della donna, specie nei paesi in via di sviluppo, vi è anche connaturato il contenimento del boom demografico in corso.

Sotto un aspetto più politico è stato l’intervento di Elisabetta Belloni che ha puntato sull’effetto novità che potrebbe avere questo G7. Per il Segretario generale del Mistero degli Affari Esteri, infatti, la presenza di quattro leader nuovi su sette partecipanti potrebbe rappresentare un punto di svolta rispetto le grandi sfide a cui i “grandi” della terra sono chiamati e grazie a questo effetto “novità” l’Italia dovrà avere un ruolo centrale per spingere verso risoluzioni collegiali e pragmatiche con assunzione di responsabilità per tutti i partecipanti in base alle risorse del proprio Paese.

Proprio questa “familiarità da costruire” è un punto di forza secondo Marta Dassù, di Aspen Institute, che auspica come da questo vertice possano uscire soluzioni concrete ed innovative per dare una svolta alla situazione del nostro pianeta. Particolare attenzione, Dassù, l’ha riservata al “Woman Seven” che col supporto di Action Aid lavora attraverso programmi incentrati, soprattutto, sulla salute delle donne affinché queste possano essere sempre più incisive in ambito sociale e concorrere fortemente alla crescita dei paesi in via di sviluppo che passa anche dall’usufrutto di nuove tecnologie ed energie.

In chiave totalmente sociale l’intervento di Tetet Lauron, attivista internazionale che pone l’accento sulla distribuzione equa della ricchezza, “otto persone al mondo dispongono di quanto posseduto da 3,6 mld di persone”, inoltre per Lauron è fondamentale che alle tante promesse fatte dai politici ed ai tanti accordi fatti durante questi vertici segua una concretezza che scardini la sfiducia della popolazione verso la politica.

Proprio dare concretezza alle azioni messe in campo è il vessillo di Action Aid poiché sono i fatti a costruire consenso come detto dal Segretario Generale Marco De Ponte Altre buone pratiche secondo il segretario generale di Action Aid sono quelle legate al dialogo tra società civile ed istituzioni. Mentre per quanto riguarda il G7 fondamentale sarà mettere al centro di tutto l’ “Agenda 2030” affinché non si perda nuovamente tempo e non si riparta da posizioni diverse, affinché non si disperda un acquisito molto importante che già in Italia inizia a dare qualche frutto date le risorse investite in tema di accoglienza ed integrazione.

In coda all’evento c’è stato uno scambio tra pubblico e relatori dove la necessità di integrazione e di un Europa più solidale è emersa in maniera incontrovertibile.