Emanuele Ruggerone Si è spento nella notte, all’età di 74 anni, Muhammad Ali, considerato da molti lo sportivo più grande di tutti i tempi. Muhammad Ali è deceduto in un ospedale di Phoenix, Arizona, quando in Italia era l’alba. Si trovava ricoverato a causa di una serie di acciacchi non gravi, ma che comunque avevano indotto i medici alla massima prudenza.
Da trent’anni era affetto dal morbo di Parkinson, contro il quale ha continuato a combattere fino all’ultimo giorno di vita. Più volte campione mondiale dei pesi massimi fra il 1964 e il 1978, Muhammad Ali si era ritirato dal pugilato nel 1981. Le sue movenze, la sua tecnica e, forse ancora di più, la sua personalità ne hanno fatto un personaggio leggendario e senz’altro il pugile più famoso di sempre. Per tutta la carriera, Muhammad Ali, che assunse questo nome a partire dal 1964 rinunciando a quello di battesimo, Cassius Clay, si batté per i diritti civili, fino a diventare l’uomo simbolo degli afroamericani.
