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Addio a Luis Bacalov, premio Oscar nel ’95 per la colonna sonora di "Il postino"

Luis Bacalov

Luis Bacalov è morto oggi a Roma in seguito ad una ischemia. Compositore nato in Argentina nel 1933, arrivato in Italia nel 1959, ha vinto un Oscar per "Il postino".

Luis Bacalov è morto oggi a Roma all’ospedale San Filippo Neri, dopo dieci giorni di degenza, in seguito a un’ischemia. Il compositore di origini argentine, si era trasferito in Italia nel 1959, e qui aveva cominciato un sodalizio con diversi compositori, cantautori e cantanti notissimi a partire da quel periodo, fino ad oggi.

Luis Bacalov fu insignito, nel 1995, del premio Oscar per la migliore colonna sonora di Il postino di Massimo Troisi. È stato un musicista eclettico, apprezzato in ambiti e campi diversi della musica, che ha collaborato con diversi artisti, italiani e non. La sua firma appare su brani indimenticabili, conosciuti un po’ da tutti, come Cuore e Che mi importa del mondo di Rita Pavone, Il mio mondo di Umberto Bindi, Legata a un granello di sabbia di Nico Fidenco.

Nel 2009 ha suonato il pianoforte nell’ultimo disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A., nella canzone Fiore di sale. È presidente onorario del Festival Cinematografico Viareggio EuropaCinema. Con il regista Argentino Carlos Branca ha fatto la direzione musicale de le opere: Estaba la madre (opera lirica rappresentata in Italia e in Argentina), Baires concerto, Y Borges cuenta que… (con la regia di Giorgio Barberio Corsetti), Mi Buenos Aires querido.

Ha collaborato, tra gli altri, in ambito cinematografico e di colonne sonore, con Quentin Tarantino nel 2012, prestando alcuni brani al film di ambientazione western Django Unchained. Nel 2014 Luis Bacalov partecipa al film Born in the U.S.E. diretto da Michele Diomà e co-prodotto da Renzo Rossellini. Accanto al compositore premio Oscar ci sono i registi Francesco Rosi e Giuseppe Tornatore.

Luis Bacalov

Luis Bacalov

Luis Enríquez Bacalov, nato a San Martín il 30 agosto 1933, è stato un pianista, compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore argentino naturalizzato italiano, famoso per le sue colonne sonore cinematografiche. Nato a San Martín, Provincia di Buenos Aires, Argentina, da una famiglia di origini bulgare di tradizione religiosa ebraica, anche se lui si considerava “laico e agnostico”.

Dopo aver iniziato lo studio del pianoforte in Argentina all’età di cinque anni con il professor Enrique Barenboim, completa gli studi a Buenos Aires. Inizia quindi una serie di concerti nell’intero Sudamerica. A vent’anni lascia l’Argentina e si trasferisce in Colombia, dove vive quattro anni e si sposa. Si trasferisce quindi in Europa e vive per quasi un anno in Spagna, ma soffre il clima politico del franchismo.

Si sposta dunque a Parigi, dove compie degli studi di perfezionamento. Nel 1959 arriva in Italia, dove gli viene offerto un lavoro e vi trascorre sei mesi. In Italia si afferma subito come brillante arrangiatore, prima per la casa discografica Fonit Cetra e poi per la RCA. Alla Fonit Cetra si incontra con Claudio Villa – del quale è stato anche pianista accompagnatore nei concerti per un anno – e Milva, per citare i più noti.

Si trasferisce dunque a Milano. Una volta passato alla RCA, nel 1960, Bacalov (che all’epoca si firma come Louis Enrico) si mette subito in luce curando gli arrangiamenti delle canzoni di Nico Fidenco (memorabile quello per Legata a un granello di sabbia), Sergio Endrigo, Rita Pavone (La partita di pallone, Cuore, Il ballo del mattone, Che m’importa del mondo e Questo nostro amore), Umberto Bindi (Un ricordo d’amore, Il mio mondo), Neil Sedaka (La terza luna, I tuoi capricci, L’ultimo appuntamento). Con Sergio Endrigo Bacalov forma un sodalizio quasi ventennale, testimoniato da canzoni come Io che amo solo te (altro indimenticabile arrangiamento), Se le cose stanno così, Era d’estate, Canzone per te, Lontano dagli occhi, L’arca di Noè, Elisa Elisa.

Luis Bacalov, le polemiche dopo il premio Oscar

Proprio con Sergio Endrigo, con il quale Luis Bacalov ebbe un lungo e proficuo sodalizio artistico, c’è stato un lungo confronto in sede giudiziaria per la paternità del motivo che il compositore utilizzò come tema del film Il postino, per il quale ottenne il Premio Oscar nel 1995, del tutto simile alle note di Nelle mie notti, canzone di Endrigo del 1974.

Dopo una sentenza del 2001 che non lo assolveva dall’accusa di plagio e una del 2003 della Corte di appello civile di Roma che lo condannava per aver copiato da Endrigo, unitamente agli eredi del cantautore, nel 2013 riconosce a Sergio Endrigo, a Riccardo Del Turco e a Paolo Margheri la co-paternità del brano di basso livello della colonna sonora.

Il 25 agosto 2015, a vent’anni dall’Oscar, Bacalov ha tenuto uno spettacolo proprio a Pollara nelle Isole Eolie dove Massimo Troisi girò Il postino. Bacalov ha presentato in anteprima Poetry Soundtrack, celebrando i grandi poeti del cinema: da Pasolini a Fellini, da Troisi a Tarantino e la riscoperta di Fernando Di Leo. Il recital è un viaggio che ci propone le straordinarie colonne sonore eseguite in una veste minimale, così come sono nate. A scandire le musiche sono le poesie, monologhi, pensieri, e aneddoti letti dal regista Cosimo Damiano Damato per raccontare il vissuto artistico ed umano degli autori.