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Aggressione a tifosi inglesi, due arrestati. All'Olimpico la Nord intona canti antisemiti

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ROMA - Dopo il vergognoso attacco ai danni di alcuni tifosi del Tottenham, avvenuto mercoledì sera in Campo de’ Fiori, scattano i primi arresti. Due persone sono finite in manette, altre 6 sono state fermate e 15 sono stati gli identificati dalla polizia. Sebbene sembrasse che il raid fosse stato...

ultras lazio free palestinaROMA – Dopo il vergognoso attacco ai danni di alcuni tifosi del Tottenham, avvenuto mercoledì sera in Campo de’ Fiori, scattano i primi arresti. Due persone sono finite in manette, altre 6 sono state fermate e 15 sono stati gli identificati dalla polizia. Sebbene sembrasse che il raid fosse stato compiuto da ultrà laziali, i due arrestati sarebbero, invece, due tifosi della Roma: F.I., 26enne romano, è un ambulante in via Sannio, mentre il secondo, M.P., anche lui un romano di 25 anni, lavora in un’impresa edile. Dal momento che gli inquirenti ritengono che i due abbiano partecipato attivamente all’aggressione, entrambi sono stati accusati di rissa e lesioni pluriaggravate.

Secondo una ricostruzione dei Vigili Urbani di Roma, gli aggressori erano in cinquanta tutti con il volto travisato da caschi e sciarpe e hanno condotto in maniera studiata il raid, visto che alcuni aggressori che erano rimasti all’esterno avevano circondato il Drunken Ship, mentre i compagni distruggevano il locale. A difendere a spada tratta i tifosi laziali era stato il presidente dei biancocelesti, Claudio Lotito: «I tifosi della Lazio non c’entrano niente con quello che è successo a Campo de’ Fiori» esclama ad Ansa il presidente. L’arresto dei due ultrà romanisti rende ancora più intricata la vicenda, perché gli investigatori, analizzando anche le 6 persone fermate, si sono resi conto dell’eterogeneità dei componenti di questa spedizione punitiva. Quindi, gli inquirenti avrebbero ricondotto il raid a motivazioni razzistiche, piuttosto che calcistiche.

Ciò che è successo ieri all’Olimpico potrebbe in parte rispondere a tale ipotesi. I tifosi della Lazio, questa volta, sono indiscutibilmente finiti sul banco degli imputati per l’esposizione di striscioni ed aver cantato cori antisemiti durante la partita con il Tottenham. Verso il 10′ del primo tempo del match di Europa League contro gli inglesi, la Curva Nord dello stadio Olimpico, occupata tradizionalmente da ultrà laziali, ha iniziato a cantare «Juden Tottenham, juden Tottenham», e qualche minuto dopo è stato esposto lo striscione “Free Palestina”. L’offesa razziale si collega alla fama del team inglese di essere la squadra degli ebrei londinesi, visto che nel quartiere di Tottenham risiede una comunità yiddish. Sugli spalti del White Hart Lane compaiono spesso bandiere con la stella di David e il principale gruppo di tifosi ultrà si chiama proprio Yid Army, l’armata ebraica. Tuttavia, soltanto il 5% dei tifosi del Tottenham è di confessione ebraica.

Il caso ha fatto molto scalpore in Inghilterra, dove la città di Roma era già stata ribattezzata Stab City, la città degli accoltellamenti.

Foto: blitzquotidiano.it