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Aguscello e il manicomio dei bambini fantasmi

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Ogni città ha la sua storia di fantasmi. Alcune semplici favole altre un po' più terrificanti. E' questo il caso della storia che si racconta ad Aguscello. I fantasmi di cui parla il racconto sono bambini, e questo rende tutto ancora più pauroso. Aguscello si trova nel comune di Ferrara ed è in...

Ogni città ha la sua storia di fantasmi. Alcune semplici favole altre un po’ più terrificanti.
E’ questo il caso della storia che si racconta ad Aguscello. I fantasmi di cui parla il racconto sono bambini, e questo rende tutto ancora più pauroso. Aguscello si trova nel comune di Ferrara ed è in questa piccola frazione che si trovava un tempo un manicomio infantile.
I primi cenni della struttura di Aguscello – come residenza privata – risalgono al 1870 circa quando la struttura in questione venne acquistato da due fratelli. La struttura passò negli anni di mano in mano fino all’ultimo proprietario, la Signora Amelia Guerra. Suo marito, il dottor Giovanni Bernardi, rende l’edificio un ospedale per malati di tubercolosi. Secondo i documenti ogni tre anni i proprietari cambiano. Già questo è strano.
Passa infine, nel 1940, alla croce rossa italiana. Ed è a seguito di questo passaggio che la struttura diventa un ospedale psichiatrico per bambini. E qui inizia la storia.
L’ospedale, poi abbandonato nel 1970, era gestito da un ordine monastico. Le suore in questione però – secondo la leggenda che circola ad Aguscello, non erano “buone”. Dei bambini abbandonati non avevano molta cura. Anzi secondo i racconti di quel tempo, i bambini erano anche torturati. Testimonianza di queste sevizie e delle varie torture sono non solo le frasi incise sui muri e simboli (alcuni anche di fattezze sataniche e blasfeme) ma anche gli strumenti e gli oggetti trovati fra quelle mura, come ad esempio lettini e sedie con cinghie oltre che alcune macchine per l’elettroshock.
L’edificio venne appunto abbandonato nel 1970, secondo alcuni a causa di un incendio esploso per misteriosi motivi. Ma sembra che già negli ultimi giorni di “vita” del manicomio i bambini erano quasi tutti spariti. I racconti narrano che le suore erano solite rinchiudere i bambini più cattivi nei piani alti dell’edificio di Aguscello.
Uno degli episodi più tragici è quello che ha come protagonista uno dei bambini ospitato nella struttura, tale Filippo Erni. Secondo i racconti il bambino era affetto da schizofrenia e in uno dei suoi “attacchi” uccise alcuni dei suoi compagni. A causa di ciò venne rinchiuso all’ultimo piano del manicomio. Il bambino, disperato, trovò la morte gettandosi da una delle finestre ed è proprio il suo fantasma che secondo alcuni scatenò l’incendio che distrusse tutto. Ed è sempre lui che ancora si aggira tra quelle mura, imprigionato per sempre.
In tanti affermano di aver visto la figura di un bambino biondo aggirarsi tra quelle mura. Chiunque si rechi presso la struttura di Aguscello dichiara inoltre che, non appena si entra nella proprietà, si avverte subito un forte senso di angoscia e di sofferenza. Molti altri invece hanno sentito voci di bambini lamentarsi e piedini correre tra quei corridoi.
Solo i più coraggiosi si avventurano nella struttura di Aguscello. I cacciatori di fantasmi e i curiosi più spavaldi.