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Alcune caratteristiche dei dipinti murali egizi

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Le pitture murali egizie sono semplici da riconoscere poiché gli artisti usavano tecniche e materiali simili in tutto l'antico Egitto. Gli artisti dipingevano le pareti delle tombe per onorare il defunto e le divinità durante l'Antico Regno, il Regno Mediano e il Nuovo Regno. Il loro stile era rig...

Le pitture murali egizie sono semplici da riconoscere poiché gli artisti usavano tecniche e materiali simili in tutto l’antico Egitto. Gli artisti dipingevano le pareti delle tombe per onorare il defunto e le divinità durante l’Antico Regno, il Regno Mediano e il Nuovo Regno. Il loro stile era rigido e aveva pochissime varianti. A volte le pareti venivano modellate in precedenza con un bassorilievo, gli artisti poi le dipingevano con brillanti colori a tempera. Uno dei primi dipinti murali egizi ritrae persone, animali e barche. Fu dipinto intorno al 3200 a.C. ed è nella tomba di Hierakonpolis.

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Scenari
Molti dipinti murali egizi ritraggono le attività del defunto. Questi dipinti di solito mostrano persone che lavorano o cacciano, greggi di animali e lavori agricoli, pranzi e danze. Altri rappresentano le divinità o il mondo sotterraneo – gli egizi credevano che i dipinti avrebbero protetto il defunto. Lo sfondo è di solito bianco o giallo senza paesaggio o altri dettagli. I primi dipinti sembravano grandi geroglifici. Simboli come un albero rappresentano un’area boscosa, mentre le linee a zig-zag rappresentano l’acqua.

Disegni
La prospettiva dei disegni è la caratteristica primaria dell’arte egizia; questi artisti non conoscevano la prospettiva aerea. La posizione del corpo (in cui si alternavano vista di profilo e vista frontale) permetteva ai pittori di mostrare più aspetti possibili di una persona importante. Spesso, la testa è di profilo, la vista del busto è frontale, le gambe e i piedi sono di profilo. La vista degli occhi è frontale e i volti non hanno espressione.

Colore e spazio
Gli antichi artisti egizi non conoscevano il modo per rappresentare lo spazio nei dipinti. Spesso non vi era sfondo dietro il soggetto e non vi era la profondità. Ogni cosa era posta sullo stesso piano, come se le figure fossero tutte in piedi su di una linea immaginaria. Si usavano colori brillanti quali il rosso, il giallo e il blu con sottili contorni in nero. La maggior parte degli artisti provava a rappresentare i soggetti scelti nel loro colore naturale, ma occasionalmente le divinità erano dipinte con la pelle verde o blu. In genere, i pittori rappresentavano gli uomini con la pelle di colore più scuro e le donne con una tonalità di carnagione più chiara.

Materiali
Gli artisti ricavavano le loro pitture da materiali naturali. Minerali quali la calcite, l’ematite e il gesso erano usati per fare colori quali l’ocra, il marrone e il bianco. La pittura nera era ricavata dalla fuliggine prodotta bruciando le ossa di animali o il legno. Gli artisti realizzavano anche colori artificiali come il blu brillante, ottenuto combinando trucioli metallici con altri materiali naturali e poi cuocendo la mistura.