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Alimentazione per ipertiroidismo lieve

Alimentazione per ipertiroidismo lieve

Si sente spesso parlare di disfunzioni alla tiroide, ma, forse, troppo poco ancora se ne sa, anche se si tratta di patologie, che colpiscono una percentuale significativa della popolazione italiana. In questo articolo tratteremo una particolare forma di alterazione tiroidea, l’ipertiroidismo lieve...

Si sente spesso parlare di disfunzioni alla tiroide, ma, forse, troppo poco ancora se ne sa, anche se si tratta di patologie, che colpiscono una percentuale significativa della popolazione italiana. In questo articolo tratteremo una particolare forma di alterazione tiroidea, l’ipertiroidismo lieve, andando ad evidenziare, poi, quali cibi sono adatti e quali invece sono da eliminare nella suddetta condizione.

L’ipertiroidismo è una condizione per cui la tiroide, che è una delle ghiandole centrali, da un punto di vista funzionale, per il corretto funzionamento del nostro metabolismo, lavora in eccesso, rispetto a quelli che sono gli standard fisiologicamente richiesti.

Di conseguenza, un soggetto con ipertiroidismo ha alcuni sintomi caratteristici; infatti, ad esempio, tende come prima cosa a dimagrire, anche se mangia molto, e a questo sintomo si associano anche disturbi del sonno, iperidrosi, nervosismo accentuato, nonché un rigonfiamento della parte anteriore del collo (il cosiddetto “gozzo”).

Alla base di tali disturbi si ha un eccesso nella produzione di alcuni ormoni, che a loro volta vanno, poi, a iperstimolare il lavoro di altri organi bersaglio.

Cosa fare dunque in questi casi? Oltre a consultare immediatamente un medico, in caso di ipertiroidismo lieve si può iniziare con il correggere l’alimentazione.

E’ bene, infatti, eliminare completamente o per lo meno ridurre il più possibile dalla propria dieta alcuni alimenti, quali carni e formaggi grassi, e alcune bevande, come tè, caffè, coca-cola e altre sostanze stimolanti.

Al contrario, bisogna prediligere cibi amici ricchi sia di fibre che di acqua, quali frutta (pere, papaia, pesca, mango) e verdura (soprattutto cavoli, broccoli e rucola, che alcuni studi hanno evidenziato contenere un principio attivo in grado di far abbassare il livello ematico di tiroxina) in primo luogo.

I carboidrati devono essere sempre assunti con moderazione. Un discorso a parte va fatto per la soia e ben lo sa chi è vegano o vegetariano; tale alimento, infatti, sembra che stimoli eccessivamente la tiroide, per cui potrebbe avere effetti dannosi per chi già è affetto da ipertiroidismo.