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Alla scoperta del castello medioevale di Mothe-Chandeniers

castello de la Mothe-Chandeniers

Luoghi abbandonati: ecco cosa succede quando ci si trova in uno dei posti più sperduti e difficilmente conoscibili al mondo.

Il castello de la Mothe-Chandeniers è un meraviglioso castello immerso nel bosco situato vicino alla città di Les Trois-Moutiers nella regione di Poitou-Charentes in Francia. Circondato dalle acque ma ben conservato, è rimasto negli ultimi decenni completamente lasciato a se stesso.

Il castello, infatti, è rimasto abbandonato dal 1932, quando scoppiò un enorme incendio che devastò gran parte dell’edificio.

castello de la Mothe-Chandeniers

La storia del castello de la Mothe-Chandeniers

Il castello fu costruito nel XIII secolo ed è in origine appartenuto alla famiglia Bauçay, signori di Loudon che erano dipendenti dal sovrano di Francia. Il nome del castello era originariamente legato alla famiglia proprietaria, infatti si chiamava Motte Bauçay.

Durante il medioevo fu conquistato due volte dagli inglesi per poi passare di proprietà a seguito della morte di Maryde Bauçay.

Il castello passò così alla proprietà di Jean Rochechouart, e successivamente a François de Rochechouart.

Il marchese François de Rochechouart fu accusato di aver fatto parte del movimento della Fronda, un movimento che si opponeva alle politiche del cardinale Mazzarino. A causa di queste accuse fu esiliato dalla corte di Francia e fu costretto a ritirarsi nel suo castello.

Durante l’esilio si circondò di artisti e intellettuali portando il castello ad un periodo di grande fasto intorno al 1650. Il gesuita Leonardo Frizon dedicò un poema al castello “Motha Candeneria” descrivendo con parole poetiche molte parti dell’edificio come la meravigliosa la cappella e il giardino.

Questo periodo di lustro terminò nel 1668, quando il marchese fu costretto ad abbandonare La Mothe ai suoi creditori.

Durante la rivoluzione francese il castello fu più volte saccheggiato e rimase per lungo tempo disabitato.

Il castello fu acquistato dalla sorella del marchese Marie Rochechouart, che però lo cedette a sua volta a Lamoignon Nicolas, Signore di Basville.

Nel 1809 poi, venne venduto a François Hennecart ricco uomo d’affari d’Orleans, che decise di restaurarlo.

Molti lavori furono realizzati per riportare il castello al suo antico splendore. Furono realizzati dei canali su ogni lato dell’edificio e alle spalle del castello fu scavato un canale che ricordava Venezia: il “Canal grande”.

Fu installato anche un vigneto e numerose migliorie architettoniche, come delle torrette, pinnacoli, finestre bifore ispirandosi ai castelli dell Loira. Fu realizzata una copia della famosa scalinata presente nell’ala Francesco I di uno dei più importanti castelli della Loira, il castello di Blois.

Dopo la morte di Hennecart il castello andò in eredità alla figlia Alexandrine che a sua volta lo lasciò in eredità alla terza figlia che aveva sposato Edgard Baron Lejeune, scudiere dell’imperatore Napoleone III.

Edgard Baron Lejeune, intorno al 1870 iniziò i lavori di ristrutturazione secondo lo stile romantico, ispirandosi al castello di Ludovico II di Baviera.

L’incendio che distrusse il castello

Il 13 marzo 1932, mentre il barone Robert Lejeune, stava facendo installare il riscaldamento centrale, scoppiò un violento incendio che distrusse quasi tutto ciò che era conservato nel castello.

Le uniche parti del castello che furono risparmiate dalla devastazione dell’incendio sono la cappella e la colombaia.
L’incendio distrusse anche un’intera biblioteca di libri antichi, arazzi posti alle pareti, mobili antichi e preziosi dipinti.

Dal quel momento il castello è rimasto in un stato di abbandono quasi irrecuperabile anche se in molti hanno tentato di avviare dei progetti di restaurazione. La natura ha fatto il suo corso prendendo possesso del rudere oramai privo di vita.

castello de la Mothe-Chandeniers

I tentativi di restauro non sono andati a buon fine

Nel 1963, dopo la guerra d’Algeria, l’industriale Jules Cavroy acquistò la tenuta (2000 ettari di cui 1.200 di foresta e 800 di terreni agricoli) dalla vedova del barone Lejeune.

Il Château de la Mothe-Chandeniers fu acquistato, nel 1981, da Marc Demeyer, un insegnante francese, che tentò di restaurarlo, senza successo.

Sempre negli anni’80 il Crédit Lyonnais acquistò il bosco e lo divise in lotti differenti e lo vendette a vari proprietari per realizzare una speculazione edilizia.

Oggi il castello risulta ancora abbandonato e può essere un’attrazione per tutti gli appassionati di luoghi abbandonati carichi di storia con con il fascino per la scoperta di qualcosa di profondamente misterioso.

Chissà quali segreti sono nascosti tra le rovine del castello, quali preziosi oggetti sono andati perduti coperti dalla polvere e dall’espansione della natura che ha nascosto tutto nell’oblio della dimenticanza.

Nasce l’associazione per la salvaguardia del castello

Non tutte le speranza sono perdute, infatti, nel 2016 è nata un’associazione dal nome Salviamo il castello de la Mothe-Chandeniers che si da come obiettivo la salvaguardia delle opere d’arte e architettoniche presenti al suo interno e la promozione di una campagna di raccolta fondi per permettere una ristrutturazione a fini culturali e turistici.

E’ stato creata una pagina facebook “Sauvons le château de la Mothe-Chandeniers”, seguita da più di 10 mila persone che tiene aggiornati sulle attività dell’associazione e sullo stato di salute del castello.

Per saperne di più

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