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Alluvione Messina, assolti in appello gli ex sindaci

Messina

Assolti i due ex sindaci di Messina Giuseppe Buzzanca, e di Scaletta Zanclea Mario Briguglio, in seguito all'inchiesta nell'ambito dell'alluvione che ha colpito Messina nell'Ottobre 2009. Il disastro provocò 37 vittime.

Riguardo l’inchiesta aperta in seguito all’alluvione di Messina, la Corte d’appello ha assolto l’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca e l’ex sindaco di Scaletta Zanclea Mario Briguglio, perchè “il fatto non sussiste”. I due ex sindaci erano stati condannati in primo grado a 6 anni, nell’ambito dell’inchiesta sull’alluvione dell’Ottobre 2009. Nella tragedia il bilancio fu di 37 vittime.

I dettagli dell’inchiesta sull’alluvione di Messina

Indignazione e rabbia tra i parenti delle 37 vittime, di fronte all’assoluzione dei due ex sindaci. Un duro colpo dopo che già alcuni dirigenti regionale e della Protezione Civile erano stati assolti in primo grado. Ma non solo: sono stati inoltre revocati i risarcimenti civili del primo grado.

Raffaella Ingrassia, madre di Leo(21 anni) e Christian Maugeri (22 anni), vittime del disastro, si è definita “molto delusa e esterrefatta, 37 persone sono morte e per la giustizia è come se non fosse deceduto nessuno. Non ci sono colpevoli e questo è incredibile”. Ma non è l’unica ad essere sconcertata dalle delusione dei giudici, che ha sollevato disapprovazione da parte di tutti i parenti dei 37 morti e anche da parte di molti italiani.

I familiari delle vittime avevano infatti già chiesto giustizia nel 2007, quando ben due anni prima dell’alluvione, avevano denunciato il dissesto idrogeologico del territorio, senza ricevere alcun riscontro e aiuto dalle istituzioni. La procura in primo grado aveva chiesto oltre cent’anni complessivi di carcere per tutti gli imputati.

La tragedia risale al primo Ottobre del 2009, quando una bomba d’acqua creò un inferno di fango che colpì i comuni di Scaletta Zanchea e Itala, e a Messina nelle frazioni di Giampilieri, Molino, Altolia. Nell’accaduto, il bilancio fu di 37 persone decedute e furono stimati danni per una cifra pari a oltre 800 milioni di euro. Inoltre, a Giampilieri i lavori per la messa in sicurezza si sono conclusi solo nel 2016, in seguito anche ad una serie di intralci di matrice burocratica.