> > Amore platonico di Dante: spiegazione e prove

Amore platonico di Dante: spiegazione e prove

amore platonico

L'amore platonico di Dante per Beatrice è uno dei più famosi che sia giunto fino a noi. Ma ci sono delle prove che ne attestano la realtà? Scopriamolo insieme.

L’amore di Dante per la sua Beatrice è il più classico e noto esempio di amore platonico della letteratura italiana. In molti però si sono chiesti se l’amore del Poeta per Beatrice fosse reale o se fosse solo un topos letterario. Molte sono le prove che confermano la sincerità del sentimento di Dante per Beatrice, anche se bisogna fare delle precisazioni. Beatrice, donna storicamente esistita con il nome di Bice, è più che altro un senhal, termine che nella tradizione poetica provenzale indicava l’utilizzo di un nome fittizio dal preciso significato. Beatrice è “colei che rende beati” e, più avanti nella produzione poetica del Poeta, donna angelo, creatura ultraterrena. L’amore di Dante per Beatrice nasce quindi come amore terreno per poi diventare spirituale e platonico nella trasfigurazione poetica. Ma veniamo alle prove e alla spiegazione di come è nato e si è evoluto questo sentimento.

Dante e Beatrice

Il primo incontro di Dante con Beatrice avvenne all’età di nove anni. Non è un numero casuale, non per Dante che era un grande studioso di numerologia. Questo aspetto sarà molto presente anche nella Divina Commedia, dove i numeri hanno un’importanza fondamentale. Il numero nove identifica il miracolo, quindi già dal primo incontro Beatrice diventa il simbolo della salvezza. Anche se colpito dalla bellezza di Bice, l’amore platonico per la donna nascerà solo con il secondo incontro tra i due. Esattamente nove anni dopo, Beatrice rivolgerà a Dante il primo saluto, che nella tradizione cortese ha un significato preciso: salvezza. Qui il cuore di Dante trabocca di gioia e Beatrice diventa incarnazione poetica dei canoni della tradizione amorosa cortese. Ma, come vuole la tradizione poetica, non è possibile parlare della donna amata con riferimenti chiari.

Amore platonico

Uno dei più grandi timori di Dante è che qualcuno possa scoprire il suo amore platonico per Beatrice. Il poeta decide dunque di dedicare le proprie poesie d’amore a un’altra donna che sarà lo “schermo” di Beatrice. La donna prescelta dovrà presto allontanarsi da Firenze e Dante opterà per una seconda “donna schermo”. Beatrice però non approva tale decisione e arriverà a negargli il saluto. Con grande dolore Dante si ritira in solitudine. Un incubo lo perseguita: gli appare per la seconda volta Amore, questa volta vestito con abiti candidi e nelle sembianze di un giovane. Amore esorta il Poeta a descrivere con tutto se stesso l’amore platonico per Beatrice e lo rimprovera per aver scelto una donna schermo. Ecco che la trasformazione di Beatrice da donna terrena a donna angelo è compiuta. Beatrice diventerà emissario divino, creatura angelica inviata sulla terra per condurre gli uomini verso la salvezza. Come direbbe Dante «da cielo in terra a miracolo mostrare.