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Anche la Danimarca nega il comizio alla Turchia

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Mentre la tensione fra Olanda e Turchia continua a salire, anche la Danimarca nega il comizio al premier turco Binali Yildrim. Ecco la situazione. Anche la Danimarca ha deciso di congelare i rapporti con la Turchia, dopo che l’Olanda ha fatto altrettanto la scorsa settimana. Lars Lokke Rasmussen,...

Mentre la tensione fra Olanda e Turchia continua a salire, anche la Danimarca nega il comizio al premier turco Binali Yildrim. Ecco la situazione.

Anche la Danimarca ha deciso di congelare i rapporti con la Turchia, dopo che l’Olanda ha fatto altrettanto la scorsa settimana. Lars Lokke Rasmussen, attuale premier danese, ha infatti chiesto al collega turco Binali Yildrim di posticipare la sua visita istituzionale prevista per fine marzo a Copenhagen.

Un altro tassello che contribuisce ad alzare la tensione fra Turchia e Europa dopo che, la scorsa settimana, l’Olanda ha negato il diritto di atterraggio al volo che portava a bordo il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, diretto a Rotterdam. In programma c’era un comizio pro referendum, ma le autorità olandesi hanno dichiarato che, vista la grande partecipazione prevista, non era possibile garantire le condizioni di sicurezza. Nel frattempo, il ministro della Famiglia turco Fatma Beytul Sayan Kaya è stata accompagnata al confine con la Germania, espulsa, di fatto, dall’Olanda in quanto persona non gradita (“straniera non gradita dal governo”, secondo quanto dichiarato dal sindaco di Rotterdam).

Il premier olandese Mark Rutte ha spiegato che il suo Paese è stato costretto ad assumere questa posizione a seguito delle minacce di sanzioni da parte di Ankara. “Noi”, ha dichiarato Rutte, “non possiamo avere a che fare con chi fa questo tipo di minacce”. A Rotterdam si è quindi svolta una manifestazione pro Turchia, sfociata in alcuni scontri con la polizia, con un bilancio finale di 7 feriti e 12 persone arrestate.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che l’Olanda “pagherà il prezzo” del suo comportamento “vergognoso”, degno di “nazisti e fascisti”. “Il mondo intero deve reagire contro questa prassi fascista”, ha detto invece la ministra Fatma Beytul Sayan Kaya, “un simile trattamento contro una donna ministro non può essere accettato”. Da Ankara sono arrivate richieste alla comunità internazionale di prendere posizione riguardo l’intera vicenda, auspicando l’imposizione di sanzioni all’Olanda.