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Anemia mediterranea figli down: cosa fare

anemia mediterranea

L'anemia mediterranea è una patologia che colpisce molte persone. Ecco cosa fare per evitare le spiacevoli conseguenze di questa malattia.

L’anemia mediterranea è una delle patologie più gravi di cui una persona può essere colpita. Questa malattia è totalmente ereditaria e colpisce il sangue. Tutti i pazienti che soffrono di questa particolare anemia presentano un numero minore di globuli rossi rispetto al normale. Una delle problematiche principali che riguardano questa patologia è la possibilità di avere figli anemici sin dalla nascita. Fortunatamente però esistono delle terapie da seguire che possono evitare queste spiacevoli complicanze.

Anemia mediterranea

Tante sono le coppie che desiderano avere dei figli e prima di concepire, fanno dei test per scoprire se hanno qualche malattia o anemia mediterranea che possa nuocere al proprio bambino. Per capire da dove nasce l’anemia mediterranea, bisogna prima parlare di microcitemia. È un gene ereditario che colpisce i globuli rossi, dando la possibilità di contrarre l’anemia mediterranea, una malattia assai grave. I globuli rossi trasportano l’ossigeno e quando uno di essi viene alterata, diventa in fase di anemia. Essa comunque viene ereditata da entrambi genitori che trasmette il gene beta microcitemia.

Essere portatori di tale gene non significa essere malati. L’unica differenza è che i globuli rossi nel paziente di riferimento sono più piccoli con diverse forme. Questo non vuol dire che dovete fare terapie o prendere farmaci per curare questa disomogeneità dei globuli rossi. Il paziente infatti non corre nessun tipo di rischio per la sua salute. Chi corre il rischio sarà il bambino che andrete a concepire se il vostro partner ha il vostro stesso gene portatore. C’è la possibilità di avere figli sani, figli microcitemici o figli malati di anemia mediterranea.

Sintomi e terapia

Questa sindrome ha anche altri nomi quali Talassemia Maior o morbo di Cooley. Vedrete con i vostri stessi occhi che il bambino sarà sempre pallido ed avrà necessita di fare varie trasfusioni di sangue ogni 15 giorni e crescerà poco. Con le dovute accortezze e terapie ormonali oltre alle trasfusioni, il bambino sarà in grado di svolgere una regolare attività quotidiana. Questo vale anche per bambini che hanno la sindrome di Down. È possibile guarire attraverso il trapianto del midollo allogenico grazie a qualche donatore familiare compatibile o con le cellule staminali. È consigliato per tanto a molti giovani di fare dei test per prevenire la possibilità in un futuro nel concepire un bambino anemico. Chiaramente, onde evitare tutte queste complicanze, è consigliabile essere seguiti costantemente dal proprio medico curante. Solamente lui, in quanto esperto del settore, saprà darvi i giusti consigli.