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Annamaria Franzoni ha deciso: appena tornerà libera lascerà l'Italia

Franzoni

Annamaria Franzoni si è pronunciata: ha deciso che lascerà l'Italia una volta tornata libera. La donna sta scontando ancora la sua pena, ai domiciliari.

Annamaria Franzoni è conosciuta in tutta Italia. Sicuramente, però, non in maniera positiva. Il delitto di Cogne è rimasto impresso nella mente di tutti, ma del resto come biasimarli. Era la mattina del lontano 2002. Precisamente il 30 gennaio. Samuele, il figlio più piccolo della Franzoni, è stato trovato morto nel lettone della villetta dei Lorenzi a Cogne, in Valle D’Aosta. Il piccolo è stato ritrovato con il cranio fracassato. La madre si era rivolta immediatamente al 118, denunciando il fatto che il figlio stesse vomitando sangue. Quando i medici arrivarono sul luogo trovarono Samuele con molte ferite alla testa e alle mani. Meno di due ore più tardi, il piccolo Samuele ha lasciato per sempre questa terra. Sei anni dopo Annamaria Franzoni è stata condannata in via definitiva per omicidio colposo. Nel giugno 2014 la donna valdostana ha lasciato il carcere bolognese della Dozza. Si era scontata 6 anni di reclusione. Ora sta scontando ancora i domiciliari. Una volta terminata la pena, la donna ha dichiarato di voler lasciare l’Italia.

La volontà espressa da Annamaria Franzoni

“Appena sarò libera me ne andrò a vivere lontano, all’estero. Sarà la prima cosa che farò, qui non ci voglio più stare.” con queste parole Annamaria Franzoni ha espresso la sua volontà. La donna vuole lasciare l’Italia, una volta scontata la sua pena. Conta i giorni, infatti, che la separano dalla data della fine della sua pena. Fissata per luglio 2019.

La donna ha, inoltre, dichiarato di non voler parlare con nessuno. E’ dal 2006 che non si pronuncia, effettivamente. E vuole continuare su questa linea. Il suo obiettivo più grande sarebbe quello di essere dimenticata da tutti. Ormai sono più di 15 anni che le luci dei riflettori puntano su di lei. “Ogni volta che appare il mio nome in pubblico, fa discutere. Per questo ho scelto di non parlare più.” queste le sue parole.

Nonostante tutto, la famiglia non ha mai smesso di starle accanto e di sostenerla. Il nucleo familiare è stato il motivo per il quale la donna non ha perso la speranza: “E’ stato la mia forza.”. Anche se la donna è stata accusata di aver ucciso suo figlio, la famiglia non ha mai creduto a questa versione. Sono rimasti, perciò, uniti durante il periodo più brutto.

La vita di Annamaria Franzoni costretta ai domiciliari

Annamaria Franzoni sta ancora scontando la sua pena. 16 anni per lei. Di cui 6 dietro le sbarre e i rimanenti ai domiciliari. La donna, però, non è potuta tornare nella sua amata Cogne. I giudici le hanno proibito di mettere piede nel Comune della Valle D’Aosta, dove la donna uccise il figlio Samuele. La donna continuerà, dunque, a scontare la sua pena nella casa di Ripoli di Santa Cristina.

Ora, quindi, la Franzoni ha l’opportunità di accudire e crescere suo figlio Gioele. Inoltre, ha la possibilità di continuare a vivere nel paese dell’Appennino che l’ha accolta. Ed è proprio in quel luogo che la donna sta trascorrendo un periodo di quiete e serenità. Come ha spiegato l’avvocato Savio: “E’ contenta, segue i figli, fa la mamma, cucina, lavora: insomma una persona normale.”.

Quindi, chissà se il suo sogno di essere dimenticata verrà esaudito. Ovviamente, anche se lascerà il paese il suo nome verrà difficilmente dimenticato. Il delitto di Cogne rimarrà alla storia per la triste sorte riservata al piccolo Samuele. Ucciso dalla propria madre.