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Antartide, come una carota di ghiaccio può prevedere il futuro

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Anche l’Australia andrà in Antartide alla ricerca della carota di ghiaccio che ci aiuterà a capire quale sarà il futuro del nostro pianeta. Più di venti Paesi in Antartide, tutti alla ricerca della stessa cosa: una carota di ghiaccio. Al gruppo, di cui già fanno parte diversi stati europei ...

Anche l’Australia andrà in Antartide alla ricerca della carota di ghiaccio che ci aiuterà a capire quale sarà il futuro del nostro pianeta.

Più di venti Paesi in Antartide, tutti alla ricerca della stessa cosa: una carota di ghiaccio. Al gruppo, di cui già fanno parte diversi stati europei e la Cina, si è di recente unita anche l’Australia. Tutti disposti a finanziare con denaro pubblico una spedizione in Antartide che ha lo scopo di estrarre dalla calotta un porzione che potrebbe contenere informazioni fondamentali per capire come si evolverà la vita sulla Terra.

Una carota di ghiaccio di un milione di anni fa

Si tratta di una carota di ghiaccio intrappolata da qualche parte sotto gli strati più superficiali dell’Antartide. Un pezzo di ghiaccio vecchio di un milione di anni, da alcuni definito il ‘Santo Graal della scienza del clima’.

Se finora infatti gli scienziati hanno potuto analizzare porzioni di ghiaccio di al massimo 800 mila anni fa, ritrovare un elemento ancora più antico consentirebbe di capire quali erano le condizioni climatiche del nostro pianeta e, soprattutto, perché si è verificato, ad un certo punto, un rallentamento delle ere glaciali.

Dall’Antartide per calibrare i modelli climatici e capire come sarà il futuro della Terra

Il ghiaccio contiene infatti microscopiche bolle d’aria dalle quali i ricercatori potrebbero essere in grado di estrarre dati relativi alla temperatura e alle concentrazioni di gas (in particolare la CO2) nell’aria terrestre di un milione di anni fa. Si tratterebbe di dati grazie ai quali si potrebbero calibrare i modelli climatici e, quindi, prevedere come evolverà la situazione sul nostro pianeta.

Il programma prevede di trapanare “ogni estate per circa tre mesi attraverso il ghiaccio, che ha una profondità di circa 3 mila metri”, ha spiegato Tas Van Ommen, ricercatore a capo del progetto, alla ricerca di un pezzo di ghiaccio di circa 10 centimetri di diametro, lungo qualche metro, risalente a un milione di anni fa.