> > Antartide: città e basi degli scienziati

Antartide: città e basi degli scienziati

antarctica with agaps

Antartide: continente ghiacciato ed impervio, le difficili condizioni climatiche hanno reso questo continente incontaminato e terra di ricercatori, esploratori e scienziati. Ecco le basi scientifiche più rilevanti L’Antartide è il continente compreso quasi interamente all’interno del circolo ...

Antartide: continente ghiacciato ed impervio, le difficili condizioni climatiche hanno reso questo continente incontaminato e terra di ricercatori, esploratori e scienziati. Ecco le basi scientifiche più rilevanti

L’Antartide è il continente compreso quasi interamente all’interno del circolo polare antartico; la sua superficie è di circa 13 milioni di Km2 senza contare il shelf ice ed isole adiacenti. Tutto il continente è ricoperto da un’enorme massa di ghiacci il cui volume è valutato ad una ventina di milioni di chilometri cubi (oltre il 90% di tutto il ghiaccio della Terra) ed il cui spessore può superare i 3.000 metri. I ghiacci dell’Antartide provocano pressioni relativamente alte ma il continente costituisce una zona di stabilità: si producono frequentemente i terribili venti improvvisi (blizzard) che divergono dal continente e raggiungono la zona delle basse pressioni subantartiche verso il sessantesimo parallelo; qui si vengono a formare depressioni cicloniche molto dinamiche che sono causa di tempeste quasi continue che contribuiscono a rendere difficile l’accostamento al continente. Si registrano molto spesso temperature inferiori a -60˚C durante l’inverno ed una temperatura di -88˚C è stata osservata dai Russi nella loro base di Vostok il 24 agosto 1960; durante l’estate la temperatura di rado raggiunge lo 0˚C, ma sono soprattutto gli sbalzi termici ed i terribili colpi di vento che contribuiscono a rendere il clima veramente insopportabile.

L’esplorazione delle regioni antartiche è molto più recente di quella delle regioni artiche: rissale al XIX secolo e fu resa possibile dalle scoperte dei balenieri nei mari australi. L’esistenza del continente era stata determinata da Cook ma le scoperte vere e proprie iniziarono intorno al 1819-1821 con l’americano Nathaniel Palmer, con l’inglese Bransfield e con il russo von Bellingshausen, il quale toccò l’isola Pietro I e la Terra Alessandro I. Essendo la zona più inospitale del pianeta, a causa delle rigidissime temperature che si possono raggiungere, su questo continente si sono rivolte le attenzioni del mondo scientifico e biologico che di quello economico volto ad estrarre gli idrocarburi. L’Antartide ad oggi vanta ancora il primato di essere una delle zone più incontaminate dall’uomo, il cui sottosuolo e i ghiacciai, attraverso i carotaggi continui, possono essere studiati per esaminare l’evoluzione della vita sulla Terra nel trascorrere i millenni.

Date le condizioni climatiche difficili del continente dell’Antartide ogni insediamento umano, ad eccezione delle stazioni scientifiche, risulta impossibile. La popolazione antartica è formata in prevalenza da ricercatori, scienziati, biologi e tecnici, supera le 4000 presenze nei mesi estivi, mentre nei mesi invernali si riduce a circa un migliaio di persone. Per quanto concerne le stazioni scientifiche, esse sono numerose e realizzate da diversi Paesi (Argentina, Australia, Brasile, Bulgaria, Cile, Cina, Ecuador, Fed. Russa, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Perú, Polonia, Repubblica Sudafricana, Romania, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Ucraina, Uruguay).

La stazione scientifica più sviluppata ed attrezzata è quella di McMurdo (USA), dotata di un impianto di desalinizzazione dell’acqua marina, arrivata a ospitare oltre 1250 ricercatori e scienziati. La stazione permanente di ricerca scientifica italiana, stabilitasi nell’anno 1985 in un tratto costiero lontano dai ghiacci è prospicente sul mare di Ross, nella Baia Terra Nova, ed è onorata alla memoria dell’ingegnere Mario Zucchelli: essa consta di alloggi, laboratori e magazzini in grado di ospitare una sessantina di persone.

Dall’anno 2005 è operativa una base italo-francese, denominata Concordia, che ospita studiosi e ricercatori in tutti i periodi dell’anno. Come riportato in Enciclopedia “Al 2016 la Base italiana “Mario Zucchelli” è arrivata ad ospitare 31 spedizioni in diversi ambiti scientifici, che si sono avvalse della preziosa collaborazione di tecnici, ricercatori e del contingente interforze italiano durante i mesi dell’estate antartica (ottobre-febbraio) quando le temperature medie si aggirano tra 0 °Ce -35 °C e il cielo è illuminato da 24 ore di luce. In particolare, la XXXI Campagna Antartica Estiva, conclusasi nel febbraio 2016, ha visto all’opera un team di scienziati di ENEA, l’Agenzia Nazionale per le tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile, impegnati in diverse attività di ricerca riguardanti biodiversità, evoluzione e adattamento degli organismi antartici, scienze della Terra, glaciologia, contaminazioni ambientali, scienze dell’atmosfera e dello spazio, e attività di monitoraggio presso gli Osservatori permanenti meteo-climatici, astronomici e geofisici. A supportarli nelle loro ricerche 24 militari italiani di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri, che hanno dato supporto ai ricercatori nell’ambito delle competenze specifiche della Forza Armata d’appartenenza sia nella stazione “Mario Zucchelli” sia a bordo della motonave Italica. A partire dal rinnovo del Trattato antartico siglato a Madrid negli anni Novanta del XX secolo, è stata imposta una moratoria internazionale dello sfruttamento minerario dell’Antartide, sebbene le stime dei ricercatori inducono a pensare che, al di sotto del continente ghiacciato, siano giacenti enormi quantità di minerali come nichel, uranio e ferro, nonché riserve di petrolio per ca. 50 miliardi di barili”.