> > Appello per Massimo Bossetti. Pg: "Sentenza di primo grado ineccepibile"

Appello per Massimo Bossetti. Pg: "Sentenza di primo grado ineccepibile"

Massimo Bossetti

Nella seduta di appello di Massimo Bossetti il Pg parla della sentenza di primo grado emessa e la trova "ineccepibile". La rabbia di Bossetti.

Il processo di appello

Massimo Bossetti, condannato per l’omicidio della giovane Yara Gambirasio, aveva chiesto da tempo un processo di appello per cercare di cambiare la sentenza emanata nei suoi confronti. Fu condannato in primo grado all’ergastolo perché, così come ha sottolineato Marco Martani, Pg in questo nuovo processo di appello, c’era “una motivazione coerente, logica, completa e dà puntualmente conto delle acquisizioni processuali” Il Pg Martani trova, perciò, parlando della sentenza di primo grado, dice “è ineccepibile. A tali dichiarazioni Massimo Bossetti, già fortemente depresso per la sentenza che lui trova ingiusta, non ha saputo trattenersi e si è alzato dal banco degli imputati dicendo a Martani “Viene qua a dire idiozie” Massimo Bossetti, così come aveva raccontato tempo fa il suo compagno di cella, è fortemente depresso e punta tutto sul processo d’appello.

La speranza di Massimo Bossetti

Nonostante in carcere stia passando brutti momenti, Massimo Bossetti resta legato alla sua coscienza e continua a dichiararsi innocente. Per questo continua a riporre estrema fiducia nel processo di appello: sa che potrà convincere i giudici della sua innocenza. A metà luglio i giudici dovranno decidere se le nuove motivazioni portate in appello da Bossetti possono far riaprire il processo o se dovrà essere confermata la sentenza data. I due legali della difesa, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, hanno portato nuovi elementi da analizzare, per avvalorare la tesi della non colpevolezza di Bossetti. Si tratta di chiavette USB contenenti delle fotografie satellitari. Le immagini proverebbero che il cadavere di Yara Gambirasio non è stato abbandonato per tre mesi nel campo di Chignolo. Il Pg Marco Martani ha accettato l’utilizzo delle prove nel processo di appello.

L’incontro con la famiglia

In occasione di questo processo di appello Massimo Bossetti ha potuto anche rivedere le tre donne più importanti della sua famiglia: sua madre Ester Arzuffi, sua moglie Marita Comi e sua figlia Laura. Purtroppo l’incontro è stato breve e fugace: una rapida stretta alle mani della moglie, prima di sedersi nel banco degli imputati. Si sono potuti sfiorare nel momento in cui il giudice ha concesso a Bossetti di sedersi accanto ai legali, abbandonando la gabbia dove di solito sono sistemati gli imputati. La famiglia è l’unico pensiero che sostiene Massimo in carcere. Ad accogliere l’arrivo di Bossetti prima e della famiglia poi, fuori dal tribunale, una folla di giornalisti e fotografi. Il Pg Martani ha trovato da ridire anche sull’eccessiva presenza dei media al processo, dicendo che avrebbero procurato una spettacolarizzazione inutile. Il caso di Yara resta uno degli argomenti più seguiti in Italia e non a torto è diventato un processo spettacolo. Ma, come ha poi ammesso lo stesso Pg, l’importante è arrivare alla verità.