E’ successo in Texas, dove una famiglia ha fatto causa al colosso dell’informatica per un incidente stradale in cui, la Vigilia di Natale del 2014, è rimasta uccisa la figlia di 5 anni. Infatti il 20enne che era alla guida dell’auto che ha causato il ferimento e poi la morte della piccola, ha ammesso che, quando è avvenuto il fatto, stava usando FaceTime su un iPhone 6 Plus, viaggiando 105 km all’ora mentre faceva videochiamate, schiantandosi contro la parte posteriore del veicolo dove era seduta la bambina. Ora James e Bethany Modisette, il padre e la madre della vittima, accusano Apple di non aver impedito l’utilizzo della sua app mentre si è al volante. Eppure avrebbe potuto, sostengono, visto che per esempio esiste Waze – altra applicazione dell’azienda statunitense di fama mondiale -, la quale si blocca se ad utilizzarla è il guidatore – mentre il suo utilizzo è consentito ad un passeggero -. Altrimenti basterebbe un minimo di senso di responsabilità, che manca troppo spesso alla guida a causa dei cellulari.
Apple sotto accusa: denunciata per un incidente mortale
E' successo in Texas, dove una famiglia ha fatto causa al colosso dell'informatica per un incidente stradale in cui, la Vigilia di Natale del 2014, è rimasta uccisa la figlia di 5 anni. Infatti il 20enne che era alla guida dell'auto che ha causato il ferimento e poi la morte della piccola, ha...