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Architettura rinascimentale italiana, caratteristiche

la cupola del brunelleschi

Successivo al Medioevo, il Rinascimento italiano è iniziato durante il XIV secolo come una rinascita dell'arte, della letteratura, dell'architettura e della cultura, per poi diffondersi nel resto d'Europa. Gli architetti del Rinascimento italiano traevano ispirazione dall'architettura romana e grec...

Successivo al Medioevo, il Rinascimento italiano è iniziato durante il XIV secolo come una rinascita dell’arte, della letteratura, dell’architettura e della cultura, per poi diffondersi nel resto d’Europa. Gli architetti del Rinascimento italiano traevano ispirazione dall’architettura romana e greca, facendo uso dei principi degli ordini corinzio, dorico ed ionico. Durante questo periodo, sono fiorite le ideologie dell’umanesimo, che sono echeggiate nell’architettura, in modo che le proporzioni delle costruzioni si collegavano a quelle perfette del corpo umano dell'”Uomo Vitruviano” disegnato da Leonardo da Vinci.

Influenze architettoniche classiche

le colonne ioniche hanno una base quadrata o rettangolare, un plinto, che supporta le colonne scanalate e due volute – con forme spiralate – che poggiano in cima ad un rilievo intorno alla colonna. L’abaco che si trova in cima alla colonna ionica per formare la suddivisione, una piccola fascia orizzontale smussata, potrebbe consistere in tre fasce. Gli edifici che seguono l’ordine ionico nell’architettura contengono anche un fregio, un rilievo scolpito rappresentante scene, simboli o altre caratteristiche, che avvolgono la costruzione in modo continuo. Le colonne doriche sono semplici, con una lastra piana in cima alla colonna scanalata. Dei tre, la colonna corinzia è la più elaborata, con una base sagomata e dettagliate foglie di acanto.

Cupola di Brunelleschi

Cresciuto all’inizio come orefice, l’irascibile Filippo Brunelleschi è considerato dagli storici il primo architetto italiano rinascimentale. Ha progettato la Cupola della Cattedrale di Firenze, Santa Maria del Fiore – conosciuta come il Duomo – ed è stato il primo architetto a reintrodurre gli ordini classici delle colonne, usate in origine dai greci e dai romani nelle loro architetture. La cupola della cattedrale, chiamata poi Brunelleschi, poiché lui l’ha progettata ed è stata costruita molti secoli dopo la costruzione della cattedrale, fu un’impresa ingegneristica ed architettonica per quei tempi. Brunelleschi, come molti artisti rinascimentali, ha avuto esperienze in molte discipline: arte, disegno, scultura in legno, bronzo e argento, lavori smaltati.

Elementi architettonici

Oltre a seguire gli ordini e le colonne dell’architettura classica, altre caratteristiche dell’architettura rinascimentale comprendono trabeazione, archi, cupole, pilastri e frontoni. La trabeazione, un architrave orizzontale, si trova sopra il capitello di una colonna o su un muro e contiene una fascia non decorata, un fregio e una cornice. I frontoni rappresentano un’area triangolare, spesso abbellita con sculture in rilievo, mentre i pilastri sono principalmente elementi architettonici decorativi di un muro. L’autore ed architetto romano Marco Vitruvio Pollione, l’uomo che ha dato il nome al famoso disegno di Leonardo da Vinci, ha scritto testi sull’architettura che hanno influenzato gli architetti rinascimentali italiani nel definire la bellezza in architettura.

Misure su scala umana

L’architettura rinascimentale italiana segue proporzioni matematiche, con unità di misura in scala umana e forme armoniose. Gli edifici sono progettati per interessare sia il lato logico che quello emotivo delle persone. Oltre a Brunelleschi, c’è Andrea Palladio, specializzato nella costruzione di ville private e architetture locali, progettando anche le chiese de Il Redentore e di San Giorgio a Venezia, e Leon Battista Alberti. Altro artista multidisciplinare, Alberti era musicista, teorico dell’arte e umanista che ha scritto trattati sia di arte che di architettura. Ha costruito le facciate del Tempio Malatestiano e della Chiesa di Santa Maria Novella, seguendo le facciate usate nei templi romani, intrise di arte e significato.