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Arezzo, bimba dimenticata in auto: le dichiarazioni della mamma

Arezzo

Ad Arezzo una bimba morta è stata trovata nella macchina della mamma. La madre era andata a lavoro e l'aveva dimenticata chiusa in auto.

L’incidente

Con il caldo si sa che le persone che soffrono di più sono gli anziani e i bambini. Per questo è sempre consigliabile non farli uscire nelle ore più calde e, in ogni caso, idratarsi molto e preferire i luoghi freschi. E’ un avvertimento che di sicuro non era mai sfuggito in precedenza a Ilaria Naldini, madre della piccola Tamara, di 18 mesi. Purtroppo, però, una distrazione le ha fatto dimenticare la figlia chiusa in macchina e per la bambina è stato un lungo stillicidio di 5 ore prima di arrivare alla morte. Siamo ad Arezzo, Ilaria lavora per il comune di Castelfranco. Era andata a lavorare in ufficio: dalle 9 alle 14. L’amara scoperta l’ha avuta proprio al termine della giornata lavorativa, quando, nel fare retromarcia, si è sporta verso i sedili di dietro e ha visto il corpo della bimba morta.

La dinamica

Interrogata nella stazione dei Carabinieri di Castelfranco di Sopra dal pm Andrea Claudiani, la mamma ha dichiarato: “Non mi sono accorta di niente, non l’ho proprio vista.” Pare, infatti, che la signora Naldini abbia parcheggiato tranquillamente e sia andata a lavoro come se la piccola Tamara non fosse presente in auto. I Carabinieri stanno interrogando anche vari testimoni, che sarebbero gli abitanti dei palazzi circostanti il comune. “Abbiamo udito un urlo straziante” hanno detto in molti, quando ormai, però, era ora di pranzo. A quell’ora la bambina aveva già subito almeno quattro ore di sole cocente. L’ossigeno nell’abitacolo della macchina era già al suo esaurimento. Nessuno, però, che sia passato nella piazza durante quelle ore si è accorto della presenza della bimba chiusa in auto. La bimba morta ha ricevuto i soccorsi troppo tardi; l’intervento dei vigili urbani e del 118 è arrivato solo dopo che la madre era risalita in macchina.

La tragedia

Tamara era l’unica figlia di Ilaria e di suo marito. Ora la signora Naldini verrà imputata di omicidio colposo e di abbandono di minore. Purtroppo non può essere messo in conto il dolore che starà provando in questo momento. Per la donna di 38 anni si è trattato di un momento di vuoto mentale, probabilmente provocato dallo stress. E’ possibile che la donna fosse convinta di aver già accompagnato la bambina a scuola o dai nonni, mentre in realtà era ancora seduta alle sue spalle. Purtroppo il caso della bimba morta di Arezzo è affiancato da altri simili. E’ capitato un incidente identico a Vada, provincia di Livorno l’anno scorso. Andò meglio alla bambina di Grosseto, dimenticata in auto dal papà e salvata in extremis. In quell’occasione il padre era convinto di averla accompagnata all’asilo. Non è impossibile che accada una cosa del genere, ma ogni volta che succede è un dolore per i genitori – che si sentiranno anche terribilmente in colpa. Inutile puntare il dito e accusare di negligenza una coppia che sta già piangendo la morte di una figlia.

(Un’altra tragedia coinvolse un’altra bambina anni fa. Vedi “Il caso di Denise Pipitone: un’impronta riapre le indagini“)