Chiara Corradi Argomenti trattati
Questa sera su Rai Uno al via la fiction che narra la vita di Nino Manfredi. Un omaggio che la televisione nazionale vuole rivolgere ad un grande uomo dello spettacolo, sullo schermo interpretato da un bravissimo Elio Germano. La fiction racconterà della vita di Manfredi, il cui vero è Saturnino. Nato nella periferia della Ciociaria, Manfredi arriva a Roma con il sogno di diventare attore.
Un sogno che si realizza e che si esprime in una carriera entusiasmante, caratterizzata da un duplice amore. Quello verso il palcoscenico e quello della vita privata, con Erminia la donna della sua vita. Regista della fiction che sarà sul piccolo schermo da questa sera è il figlio, Luca Manfredi: testimone diretto della vita del grande Nino e abile narratore delle gesta del padre.
La partecipazione di Elio Germano
A fianco di Luca Manfredi, nella stesura della sceneggiatura e del soggetto del film, hanno partecipato anche Dido Castelli ed Elio Germano, che sarà proprio l’interprete del personaggi di Nino. Non è casuale la partecipazione di Germano, sia nella sceneggiatura che come protagonista. “Non avrei mai potuto – ha spiegato Luca Manfredi – fare il film senza Elio. Lui è come mio padre. Scrupolosissimo“.
Per prepararsi a parlare il dialetto ciociaro, Germano si è guardato interviste a persone anziane “perchè il dialetto di adesso è diverso“. Lo stesso Germano, che sceglie sempre accuratamente le sue partecipazioni in special modo quelle televisive ha spiegato che la sua presenza è stata garantita dalla regia di Manfredi: “Luca è una garanzia – ha dichiarato il popolare attore – e questa fiction è un omaggio a Nino. Non è la classica biografia“.
Gli altri protagonisti del cast
Ad affiancare Elio Germano un cast di grandi nomi. L’amata Erminia sarà interpretata da Miriam Leone. E ancora protagonisti come Stefano Fresi, Duccio Camerini, Anna Ferruzzo, Paola Minaccioni, Massimo Wertmuller, Giorgio Tirabassi e Leo Gullotta.
La trama
La fiction inizia con la mamma di Manfredi, dal medico, quando Nino viene dimesso dal ricovero ospedaliero, durato tre anni a causa della sua positività alla Tbc. La seconda guerra mondiale è ancora in corso: Manfredi, nato nel 1921, viene ricoverato in ospedale. Uscito dall’ospedale, unico sopravvissuto nella sua camerata, Nino torna a vivere. Conosce un gruppo di ragazzi che frequenta l’Accademia di Arte Drammatica e decide che quella sarebbe stata anche la sua strada. Un solo ostacolo davanti, il padre: maresciallo di polizia e uomo tutto d’un pezzo per cui il dovere viene prima di tutto.
Nino, allora, si iscrive di nascosto all’Accademia: quando il padre lo scopre, per Nino le faccende si complicano. Il maresciallo ha deciso al posto suo: deve studiare e fare l’avvocato. Ma Manfredi non si perde d’animo: si iscrive a Giurisprudenza e continua a frequentare l’Accademia dove inizia le prime esperienze nel mondo della Rivista Italiana. Riesce a laurearsi in legge, consegna la laurea al padre e poi annuncia la sua prima tournée con Gassmann. Nel 1955 Nino sposa Erminia Dopo qualche anno un po’ incerto, arriva anche il successo in televisione: una storia tutta da scoprire.
