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Asia Argento cita Kurt Cobain su Twitter: "rape me, stuprami.".

Asia Argento

Nuova polemica su Asia Argento che cita Kurt Cobain sul suo profilo Twitter: "rape me, stuprami.".

Asia Argento non trova pace e continua a far parlare di sè. Scoppiato il caso Harvey Weinstein di cui l’attrice italiana è stata una delle protagoniste, denunciando una violenza subita dall’importante produttore più di vent’anni fa, l’onda lunga continua e, oltre a venir fuori altri casi di violenza, si continua a parlare di gravi episodi di molestie.

Protagoniste non solo molte attrici di Hollywood ma, a quanto pare, anche diverse star italiane. Il caso Weinstein, che oramai da settimane occupa i più importanti titoli di cronaca, ha scoperchiato un, fetido, vaso di Pandora e Asia Argento impazza sui social, Twitter su tutti, per tenere alta la sua voce.

Sono quotidiani i tweet nei quali Asia Argento continua a parlare dell’avvenimento che l’ha vista tragicamente protagonista. Ovviamente la sua rivelazione ha scatenato un prevedibile scalpore, e il popolo dei media si è diviso tra colpevolisti e innocentisti. Le domande, purtroppo, non lasciano a molte libere intepretazioni: “se l’è cercata?”.

E, ancora: “ha usato Weinstein per fare carriera?”, “È stata davvero suprata da lui?”. Difficile strabilire cosa sia accaduto allora, cosa abbia spinto Asia Argento a compiere certe scelte, fatto sta, ed è innegabile, che Harvey Weinstein sia un personaggio disgustoso, che non ha risparmiato quasi nessuna delle donne con le quali si è trovato a contatto, che le ha molestate e ha messo alcune di loro nell’impossibilità di avere successo, di continuare la propria carriera.

Un abuso di potere spropositato, quindi, alimentato anche da tutti coloro che sapevano e che, per paura o per vigliaccheria, non hanno parlato. Oggi, però, allo scoppiare dello scandalo, si sono levate moltissime voci e non c’è più alcun dubbio sul fatto che Harvey Weinstein sia un molestatore e stupratore che ha lasciato dietro di sè centinaia di vittime.

Asia Argento

Asia Argento, dal suo canto, ha portato avanti una battaglia ripresa da moltissime donne, famose e non, perché venisse smascherata la vera faccia di Harvey Weinstein. E, nonostante i toni non sempre misurati, c’è da dire che seguendo il suo esempio, anche molte altre attrici hanno rivelato le molestie subite dal produttore, ma soprattutto hanno avuto il coraggio di rivelare cosa c’è di marcio in un mondo, quello del cinema, che ha molti lati oscuri e che non è evidentemente dalla parte delle donne.

Dopo il caso Weinstein, quindi, sono state moltissime le rivelazioni, e la stessa Asia Argento, superato il primo ostacolo, ha denunciato di aver subito altri due casi di violenza: uno quando aveva 16 anni e fu importunata da un noto regista italiano, e un altro ancora a 26 anni, quando a molestarla fu un “un grosso regista statunitense (con il complesso di Napoleone) mi dette la droga dello stupro e mi violentò mentre ero incosciente.”.

Nella giornata di ieri, però, non si capisce spinta da cosa, Asia Argento ha deciso di scatenare una nuova polemica, perché sapeva benissimo che ciò sarebbe accaduto, pubblicando alcuni versi di una canzone di Kurt Cobain, assolutamente esplicita e che non lascia nulla all’immaginazione.

L’attrice, dunque, ha twittato il ritornello di una canzone dei Nirvana, Rape Me, che italiano è traducibile come: “stuprami”. Già all’epoca, ovviamente, la canzone suscitò non poche polemiche, e Cobain fu aspramente criticato per una tale scelta. Il ritornello, con una parte tradotta in italiano, ha il seguente significato: “Rape me, rape me my friend. Rape me, rape me again. I’m not the only one I’m not the only one. Stuprami, stuprami amico mio. Stuprami, stuprami ancora. Non sono l’unico.”

Perché, dunque, una tale provocazione proprio in un momento così delicato? Non è dato, al momento, conoscerne il motivo.

Asia Argento e i versi della canzone di Kurt Cobain

“Rape me, rape me my friend
Rape me, rape me again
I’m not the only one
I’m not the only one
I’m not the only one
I’m not the only one

Hate me
Do it and do it again
Waste me
Rape me, my friend
I’m not the only one
I’m not the only one
I’m not the only one
I’m not the only one

My favorite inside source
I’ll kiss your open sores
Appreciate your concern
You’re gonna stink and burn

Rape me, rape me my friend
Rape me, rape me again
I’m not the only one
I’m not the only one
I’m not the only one
I’m not the only one

Rape me (rape me)
Rape me (rape me)
Rape me (rape me)
Rape me (rape me)
Rape me (rape me)
Rape me (rape me)
Rape me (rape me)
Rape me (rape me)
Rape me.”