> > Asia Argento e il tweet sul delitto d'onore in Italia: notizia non vera

Asia Argento e il tweet sul delitto d'onore in Italia: notizia non vera

L'attrice e regista

Asia Argento, dopo le polemiche sul “caso Weinstein”, ora finisce nel mirino delle critiche per un tweet in cui sostiene che il “delitto d’ore” fosse legale in Italia fino al 1981.

Il tweet fake-news

Il tweet della discordia

Dopo lo scoppio del “caso Weinstein” e il fatto che anche Asia Argento abbia denunciato di essere stata molestata dall’ex produttore hollywoodiano e non solo, l’attrice e regista figlia di Dario è stata attaccata e pure insultata da più parti per aver denunciato l’accaduto “solo” vent’anni più tardi, di cui 5 passati ad intrattenere una relazione con il suo stesso molestatore. Ma ora Asia fa discutere per un tweet scritto in inglese alle 9.21 di domenica 22 ottobre: “Did you know that until 1981, in Italy, killing your wife if she had cheated on you was legal? It was called “honor killing”; ovvero: “Sapevate che fino al 1981, in Italia, uccidere vostra moglie se vi aveva tradito era legale? Era chiamato “delitto d’onore”.

Tale “cinguettio”, alle 23 di domenica era già diventato virale, ricevendo oltre 1.700 retweet anche negli Stati Uniti e persino da parte di personaggi della politica, del cinema e della cultura – come Ruth Ben-Ghiat, commentatrice politica e professoressa di Storia Italiana alla New York University, la quale, però, ha poi ha cancellato la frase -. Senonchè quella lanciata dall’autrice di “Scarlett Diva” – il racconto delle molestie subite da Weinstein – è una fake-news, una notizia falsa: è purtroppo vero che fino al 1981, in Italia, il cosiddetto “delitto d’onore” nei confronti della moglie (o figlia, o sorella) “adultera”, era giustificato con un “impeto d’ira” e depenalizzato, ma ciò non significa che fosse legale e che l’uomo che lo compiva non finisse in galera – dai 3 a 7 anni –. Ciò valeva oltretutto anche per la moglie che uccideva il marito adultero, non solo se si trattava di quello che oggi definiremmo femminicidio . Bisogna però dire che, allora come oggi, erano più le donne ad essere uccise dagli uomini rispetto al contrario e tecnicamente il Codice penale faceva riferimento solo donne, che “potevano” essere uccise. In particolare parliamo dell’articolo 587, abrogato il 5 settembre del 1981: “Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell’atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d’ira determinato dall’offesa recata all’onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella”.

Articolo abrogato del Codice Penale

Alcuni commentatori hanno protestato

L'attricee il falso tweet sul delitto d'onore

Dopo il tweet di Asia Argento ci sono stati alcuni commentatori che hanno protestato, informando colei che l’aveva scritto, che il suo contenuto era falso. Per esempio c’è chi ha dichiarato: “Sono solidale con la signora Argento per quello che denuncia però anche basta far passare gli italiani per dei cavernicoli… per colpa di un migliaio di hater sta diffamando un’intera nazione”. Tuttavia sono stati molti di più quelli che hanno condiviso il tweet. Inoltre Asia non ha arretrato, ma al contrario ha risposto al commento precedente: “Non sto diffamando, sto raccontando la storia del nostro paese. E me ne vergogno per prima”. Ma se si parla di storia di un Paese, bisogna conoscerla, specialmente se si è un personaggio pubblico, le cui parole hanno ovviamente un peso notevole, tanto più se questi affronta temi così importanti e delicati come la violenza sulle donne, uno dei temi etici più dibattuti in questi anni.