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Attacchi di panico

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  “Perché io?” “Perché non posso avere una vita normale?” Se sei una delle migliaia di persone che soffre di attacchi di panico, probabilmente ti starai ponendo queste domande. Gli attacchi di panico sono difficili da gestire. Ci sono molti sintomi di cui le persone dovrebbero essere con...

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“Perché io?” “Perché non posso avere una vita normale?” Se sei una delle migliaia di persone che soffre di attacchi di panico, probabilmente ti starai ponendo queste domande. Gli attacchi di panico sono difficili da gestire. Ci sono molti sintomi di cui le persone dovrebbero essere consapevoli, tra i quali iperventilazione ( mancanza di respiro), nausea, palpitazioni cardiache, senso di soffocamento, dolori al petto o sensazione di formicolio, vampate di calore o freddo, disagio, sudorazione.
Una volta che hai capito di soffrire di attacchi di panico, consultare un dottore è la cosa migliore da fare.
Spesso per chi non riceve un sostegno adeguato dalle persone che gli stanno intorno è difficile accettare la diagnosi; l’assenza di famigliari e amici aggiunge pressione su chi soffre di attacchi di panico e apre la via all’autocommiserazione.
L’autocommiserazione rappresenta un grosso ostacolo per ogni malato, impedendogli di superare il problema. Inoltre diventa più difficile trovare la terapia adatta se l’attenzione del paziente è focalizzata sul senso di impotenza.
Per questo è importante che i parenti o le persone care al paziente siano presenti per dissipare o almeno attenuare le sue paure.
Per fermare gli attacchi di panico, il paziente deve essere ben informato sulle opzioni ( sulle cure ) a sua disposizione.
Con un disturbo come gli attacchi di panico è meglio agire in fretta, in questo modo il paziente riacquista il controllo della sua vita e la vive più serenamente possibile.
Alla fine dei conti, non c’è spazio per l’autocommiserazione nella vita di chi soffre di attacchi di panico e l’aiuto più concreto che si possa dare a chi soffre di questo disturbo è aiutarlo ad accettare le cose come stanno e fare qualcosa al riguardo invece di cadere in depressione e/o auto commiserarsi.