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Attentato Barcellona, interrogati a Madrid i 4 arrestati

furgone sulla folla a barcellona

Le quattro persone arrestate dopo l'attentato di Barcellona sono stati trasferiti nella sede della Audiencia Nacional di Madrid per essere interrogati dal giudice Fernando Andreu. Attentato Barcellona: i quattro arrestati sono stati interrogati I presunti membri della cellula terrorista di Ripol...

Le quattro persone arrestate dopo l’attentato di Barcellona sono stati trasferiti nella sede della Audiencia Nacional di Madrid per essere interrogati dal giudice Fernando Andreu.

Attentato Barcellona: i quattro arrestati sono stati interrogati

I presunti membri della cellula terrorista di Ripoll, che sono stati arrestati dopo l’attentato di Barcellona avvenuto quasi una settimana fa, sono stati trasferiti nella sede della Audiencia Nacional di Madrid per essere interrogati dal giudice Fernando Andreu, che è colui che dirige l’inchiesta sugli attacchi accaduti in Spagna.

I quattro arrestati sono tutti di origine marocchina e in particolar modo si tratta di Driss Oukabir, Mohamed Houli Chemlal (ferito a causa dell’esplosione del covo a Alcanar), Mohammed Allaa e Salah El Karib.

Gli investigatori sono sempre al lavoro per cercare di raccogliere maggiori informazioni per quanto riguarda il funzionamento della cellula terroristica che aveva la propria sede nella città catalana di Ripoll.

Ucciso l’unico terrorista che era riuscito a scappare

E’ terminata ieri la fuga di Younes Abouyaaqoub, l’unico membro della cellula terroristica che era riuscito a scappare dopo la strage avvenuta a Barcellona. L’attentatore è stato ucciso nel corso di una operazione effettuata dalla polizia catalana a Subirats, una località di poco più di duemila abitanti tra i vigneti della Catalogna, a circa 50 chilometri da Barcellona.

A riconoscere l’uomo è stata una donna, anche grazie all’identikit che era stato diffuso solamente qualche ora prima. 1,80, pelle scura, capelli corti, forse con la barba, “pericoloso e probabilmente armato”: è stato questo l’identikit che era stato lanciato dalle forze dell’ordine.

La donna ha raccontato che era rimasta insospettita da un uomo che indossava una camicia a maniche lunghe nonostante il caldo. Successivamente l’ha chiamato, senza ricevere risposta, per poi vederlo scappare tra i vigneti.

Una volta raggiunto dagli agenti, l’uomo aveva addosso una cintura esplosiva, che secondo i media spagnoli era finta. Il marocchino ha urlato “Allahu akhbar”, quindi è stato colpito a morte.

Il 22enne era ricercato praticamente in tutta Europa, anche se comunque gli inquirenti erano sicuri che non era andato troppo lontano e non era nemmeno uscito dal Paese. Così come erano a conoscenza del fatto che fosse lui alla guida del furgone che giovedì scorso ha seminato la morte per 500 metri sul viale di Barcellona. La conferma definitiva della sua identità è arrivata quando i giornali avevano già diffuso la notizia.