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Attentato Borussia Dortmund, polizia valuta pista islamica

Borussia Dortmund

Un 26enne di origini irachene è stato arrestato in seguito all'attentato contro l'autobus del Borussia Dortmun. Si trova in stato di arresto in Germania. Secondo gli investigatori, però, potrebbe non aver partecipato all'attacco ma è comunque stato arrestato poiché potrebbe appartenere a una ...

Un 26enne di origini irachene è stato arrestato in seguito all’attentato contro l’autobus del Borussia Dortmun. Si trova in stato di arresto in Germania.

Secondo gli investigatori, però, potrebbe non aver partecipato all’attacco ma è comunque stato arrestato poiché potrebbe appartenere a una cellula dell’Isis.

L’accusato, a quanto dicono gli inquirenti tedeschi, sarebbe diventato militante dell’Isis in Iraq prima del 2014 e avrebbe condotto un gruppo di 10 persone, anch’esse militanti.

Nel mirino della Polizia, però, c’è anche un altro cittadino tedesco di 28 anni abitante a Froenderberg.

L’attacco bomba contro l’autobus dei giocatori del Borussia Dortmund è stato fatto risalire all’Isis poiché vicino al convoglio è stata trovata una lettere di rivendicazione in cui viene richiesto dagli attentatori che i Tornado tedeschi vadano via dall’Iraq e venga chiusa la base militare americana in Germania a Ramstein.

Secondo l’intelligence tedesca, però, gli attentatori potrebbero aver lasciato apposta quella lettera per depistare le indagini sul proprio conto.

Un’altra lettera che rivendicava l’attentato era stata pubblicata su Indymedia in maniera anonima ma i gestori del sito hanno assicurato alla Dda che si tratta di un “nazifake”, ovvero un falso messo sul sito da un gruppo neonazista appositamente di modo da far arrestare gli esponenti di Indymedia coinvolti.

In ogni caso, l’azione è stata svolta da professionisti del settore in quanto i tre ordigni sono stati fatti esplodere a distanza. Proprio per questo motivo, inizialmente, le autorità tedesche avevano caratterizzato l’attentato come “tentato omicidio” nei confronti dei giocatori.