Daniele Orlandi Ciò che si temeva è purtroppo avvenuto, proprio nella notte di Capodanno. A Istanbul, in Turchia, ancora protagonista di una strage provocata da un terribile attacco terroristico compiuto da un uomo (anche se inizialmente fonti hanno parlato di due o tre persone) che ha fatto irruzione nel Reina, un famoso night club della città ubicato nel distretto d Besiktas, nella parte europea di Istanbul, facendo fuoco. L’attentatore, vestito da Babbo Natale, ha aperto il fuoco sparando a caso sulla folla dentro e fuori dal locale, provocando la morte di almeno 35 persone, tra le quali un poliziotto, ed il ferimento di altre 40. Sul posto sono giunte almeno 60 ambulanze oltre a decine di mezzi della polizia e delle forze speciali e si è parallelamente attivata, per l’Italia, la Farnesina, al lavoro per verificare l’eventuale presenza di italiani. si festeggiava infatti il Capodanno quando è stato compiuto l’attentato contro la discoteca: l’uomo, armato di kalashnikov ha seminato il panico per diversi minuti e molti video catturati con gli smartphone lo dimostrano.
Secondo le testimonianze di chi ha assistito agli istanti dell’attentato, centinaia di persone si sono gettati nelle acque dello stretto del Bosforo, nel tentativo di sfuggire ai colpi di arma da fuoco sparati ovunque. A confermare che l’attentato è stato compiuto da una singola persona è stato il governatore di Istanbul, Vasip Sahin: dopo aver ucciso i buttafuori del locale, mascherato da Babbo Natale, l’uomo è entrato nel night aprendo il fuoco su una folla di almeno 400 persone. Una fonte della sicurezza ha aggiunto che l’attentatore avrebbe ripetutamente ricaricato il mitragliatore sparando dunque centinaia di proiettili. Al momento non è chiaro se le forze di sicurezza turche siano riuscite a neutralizzare l’uomo, che potrebbe essersi tolto l’abito di Babbo Natale per poi mescolarsi alla folla e fuggire.
