> > Attentato Manchester, polizia indaga su network terroristico

Attentato Manchester, polizia indaga su network terroristico

Attentato Manchester

Attentato di Manchester sempre al centro delle indagini della Polizia britannica, che ora cerca di capire tutti i dettagli che circondano l’attentatore.

Attentato di Manchester sotto la lente d’ingrandimento della Polizia inglese, che dopo aver svelato l’identità del terrorista ora cerca di capire quale fosse la rete di appoggi utilizzata dallo stesso.

L’attentatore, la cui identità è stata svelata già nella giornata di ieri, ed il quale è deceduto nello stesso episodio drammatico che ha visto morire oltre 20 persone e ferite almeno il doppio, è il punto dal quale si muovono le indagini che la Polizia britannica sta portando avanti in queste ore.

Di Salman Abedi si sa che aveva 23 anni, che era nato a Manchester, ma che avessi origini famigliari tunisine. Il suo corpo sarebbe stato spazzato via dalla stessa bomba rudimentale ma violentissima, che ha poi coinvolto oltre 100 persone tra deceduti, feriti gravi e meno gravi.

Molti particolari della sua famiglia sono stati rivelati già nella giornata di ieri, benché no tutti collimino tra di loro. Ad esempio alcune dichiarazioni dei vicini di casa dipingono da un lato una famiglia “normale”, altre invece la definiscono “strana” a partire proprio dal comportamento di Salman Abedi e della sorella appena 18enne.

Nelle prime ore successive all’attentato all’Arena di Manchester, nel quale si era svolto il concerto della cantante pop americana Ariana Grande, tra i fermati della Polizia britannica c’è stato anche il fratello di Salma Abedi, quest’ultimo chiamato Ismail.

Quale eventuale supporto Ismail ha dato al fratello? Insieme a lui ci sono altre persone della loro cerchia implicati? Tutti questi aspetti costituiscono il nucleo delle ricerche e del lavoro della Polizia diretta dal Capo della stessa, Ian Hopkins.

Hopkins, che intrattiene rapporti con la stampa ed i media in generale, ha spiegato che le ricerche sono ora indirizzate a fare chiarezza sul network utilizzato dal giovane attentatore per l’esecuzione dell’atto terroristico.

In primo piano ci sarebbe la ricerca del costruttore materiale della bomba, la quale seppure piuttosto rudimentale, come rivelato dallo stesso Capo della Polizia, aveva di certo un enorme potenziale distruttivo, come del resto in modo drammatico si è capito fin da subito.

A conferma di quanto detto ai giornali da Hopkins il raid condotto stamane nel centro di Manchester in un appartamento che gli inquirenti ritenevano potesse essere stato il covo presso il quale l’ordigno sarebbe stato confezionato.

Cosa sia stato trovato nell’appartamento non è stato reso noto, così come non sono conosciuti gli indizi utilizzati dalla Polizia per indirizzare proprio i quella casa le ricerche, per questo bisognerà attendere le prossime ore.

Sono intanto giunte delle dichiarazioni del padre di Salman Abedi, che punterebbero a scagionare tanto lui quanto il fratello. A detta del padre Salman sarebbe stato di recente in Tunisia per preparare un viaggio verso l’Arabia Saudita.

Tale preparazione avrebbe anticipato lo spostamento del ragazzo 23enne in occasione del prossimo ramadan. Inutile dire che anche queste esternazioni del padre di Salman, che ad oggi è considerato l’unico responsabile della strage di Manchester, saranno considerate dagli inquirenti.