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Auschwitz: la storia della bambina assassinata, fotografata da Wilhelm Brasse

Auschwitz

Czeslawa Kwoka venne fatta prigioniera nel campo di concentramento di Auschwitz: lì fu immortalata dal fotografo Wilhelm Brasse prima di morire

Czeslawa Kwoka è il nome di una bambina di 14 anni che, come tante, fu internata nel campo di concentramento di Auschwitz. Si tratta di una delle tantissime persone che trovarono la morte nell’inferno terrestre creato dal partito nazista tedesco. La sua breve storia sarebbe stata dimenticata se Wilhelm Brasse, prigioniero con il numero 3444, non l’avesse fotografata per gli archivi del campo.

Czeslawa era una ragazza cattolica che giunse al campo da Wolka Zlojecka, in Polonia, insieme a sua madre nel dicembre del 1942. Dal momento che viveva a Zamosc, futura colonia tedesca, fu ritenuta una prigioniera politica. Nell’immagine scattata da Brasse, simile ad altre decine di migliaia di foto che il fotografo scattò dal 1940 al 1945, si osservano le tre fotografie che vennero fatte a moltissimi prigionieri, cioè di profilo, di fronte e in posizione obliqua. Il taglio che si osserva sul labbro della bambina testimonia la ferita inferta da una “kapò” tedesca, che la picchiò perché Czesɫawa non capiva il tedesco e non era quindi in grado di rispondere alle sue domande. La lingua polacca, in Polonia, fu bandita dai nazisti e ritenuta illegale durante l’occupazione del 1939.

Auschwitz: la storia della piccola Czeslawa Kwoka, morta nel campo di concentramento nazista

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Czeslawa rimase internata ad Auschwitz per tre mesi prima di essere uccisa. Sopravvisse un mese in più della madre, Katarzyna Kwoka. I nomi delle due donne si trovano in una lista di prigioniere ritenute facenti parte della “resistenza” del campo. Il fotografo e compagno di prigionia Wilhelm Brasse ricordò il ritratto di Czeslawa in un documentario del 2005 a lui dedicato. “Era così giovane e così spaventata. La ragazza non capiva perché si trovasse lì. Non riusciva a comprendere quello che le era stato detto. Quindi una donna kapo prese un bastone e la colpì sul volto. Questa donna tedesca stava sfogando tutta la sua rabbia sulla ragazza. Una bella ragazza, così innocente. La ragazza pianse, ma non poteva fare niente. Prima che le scattassi la foto, la piccola si asciugò le lacrime e il sangue dal taglio sul labbro. A dire la verità, mi sono sentito come se fossi stato colpito io stesso, ma non ho potuto interferire. Sarebbe stata un’interferenza fatale. Non potevi dire nulla”.

Czesɫawa Kwoka nacque a WЧlka Złojecka il 5 agosto del 1928. Morì assassinata dai nazisti il 12 marzo del 1943, nel campo di concentramento di Auschwitz. Non aveva ancora compiuto 15 anni. Czeslawa e altre centinaia di migliaia di persone, come purtroppo lungamente noto, vennero uccise dai nazisti in altri campi di concentramento.