> > Baviera, il Castello di Falkenstein: castello incompiuto di Ludwig

Baviera, il Castello di Falkenstein: castello incompiuto di Ludwig

Burg Falkenstein Pfronten

Ludwig II di Baviera (25 agosto 1845, Castello di Nymphenburg, Monaco di Baviera - 13 giugno 1886, Lago di Starnberg), re famoso per essere stato cugino dell’infelice Imperatrice Elisabetta d’Austria (Sissi) ma soprattutto per aver fatto costruire alcuni castelli da favola, il più famoso dei q...

Ludwig II di Baviera (25 agosto 1845, Castello di Nymphenburg, Monaco di Baviera – 13 giugno 1886, Lago di Starnberg), re famoso per essere stato cugino dell’infelice Imperatrice Elisabetta d’Austria (Sissi) ma soprattutto per aver fatto costruire alcuni castelli da favola, il più famoso dei quali è quello di Neuschwanstein – si ricorderà anche che egli è stato immortalato nel film Ludwig di Luchino Visconti nel 1973 con Helmut Berger nella parte di Ludwig e ancora con Romy Schneider nella parte di Sissi, questa volta molto più realistica che nella più nota trilogia di Ernst Marischka – . Quando fu trovato morto, probabilmente suicida, nelle acque del Lago Starnberg, il sovrano stava facendo costruire (o meglio ricostruire) un altro castello, quello di Falkenstein, che da allora rimase incompiuto e abbandonato.

Le origini

Il Castello di Falkenstein era in origine conosciuto come Castrum Pfronten, poiché costruito vicino alla città di Pfronten, sulle Alpi Bavaresi. Era un castello di pietra oggi in rovina, che si chiamava Burg Falkenstein (“Castello Pietra del Falco”) e con il suo metro e 268 sul livello del mare, rimane il castello più grande della Germania. Fu edificato tra il 1270 e il 1280, nell’Alto Medioevo, dal Conte Mainardo (Meinhard) II di Tirolo – Gorizia ( 1238 circa – 1 novembre 1295), come simbolo di opposizione ai Duchi di Baviera. L’attuale nome fu assunto dal castello solo nel XV secolo. L’edificio venne distrutto nel XVII e rimase in rovina.

I restauri di Ludwig e il nuovo abbandono

Nel 1883 re Ludwig II di Baviera acquistò le rovine di Falkenstein e ordinò a diversi architetti, in primis a Christian Jank – colui che aveva progettato il Castello di Neuschwanstein –, di creare su di esse un nuovo romantico castello. Jank prese in considerazione il suggestivo stile gotico, ma quando ai lavori subentrò nello stesso anno un altro architetto, Georg Dollmann, il quale si era comunque basato sul progetto di Jank, Ludwig trovò il suo progetto troppo modesto per le proprie ambizioni. I lavori vennero commissionati a nuovi professionisti, Max Schultze, architetto del principe Turn un Taxis, e il pittore August Spieß, che realizzò affreschi in stile bizantino moderno. Particolarmente bella era la camera da letto del re, che assomigliava ad una vasta cappella. Successivamente subentrarono gli architetti Julius Hofmann and Eugen Drollinger: è noto che quest’ultimo stava lavorando alla camera da letto reale – ridisegnata con vetrate ed una cupola a mosaico –, quando apprese della tragica morte di Ludwig. I nuovi lavori non erano stati ancora propriamente iniziati e molti altri progetti per il castello furono abbandonati: le rovine di Falkenstein non furono mai demolite.