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Berlusconi e il suo sì alle coppie omosessuali

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Quando  a  Silvio Berlusconi,,  intervistato oggi dal direttore di RTl, gli viene chiesto se secondo lui le coppie di fatto devono avere gli stessi diritti di coloro che si sposano e se ciò può valere anche per le coppie omosessuali, Berlusconi risponde che bisogna avere una maggioranza che con...

coppie omosessualiQuando a Silvio Berlusconi,, intervistato oggi dal direttore di RTl, gli viene chiesto se secondo lui le coppie di fatto devono avere gli stessi diritti di coloro che si sposano e se ciò può valere anche per le coppie omosessuali, Berlusconi risponde che bisogna avere una maggioranza che consenta di cambiare il Codice Civile. Alla seconda domanda del direttore: quindi lei è d’accordo? Berlusconi accenna ad un sì con la testa. Non molto lontano da oggi, era il 26 febbraio del 2011, lo stesso Berlusconi, al congresso dei cristiani riformisti, sentenziava con il suo solito tono da propaganda elettorale: “Finché governeremo noi, non ci saranno mai equiparazioni tra coppie gay e la famiglia tradizionale”. Dunque le coppie omosessuali, oggi, potrebbero chiedere a Berlusconi che tipo di maggioranza occorre per aver riconosciuto un diritto che è già presente nella nostra Costituzione italiana, che in più articoli sembra rimandare ad un unico principio: la libertà individuale e poggiarsi ad un unico cardine: la sovranità popolare. Oggi Berlusconi e la Lega giungono ad un accordo, è questa la maggioranza che dovrebbe cambiare il Codice Civile? è la stessa che più volte ha ignorato e umiliato la Costituzione? Ma per fortuna, oggi è anche il giorno in cui sul sito di Repubblica possiamo ascoltare Undici di Shel Shapiro, l’artista inglese accolto in Italia, da italiano. E’ lui a rammentarci la grandezza della nostra sovranità, narrandoci, attraverso la musica e i tanti volti presenti nel video musicale, gli Undici articoli della nostra Costituzione. Vorrei ricordare che la seconda parte dell’articolo 3 della suddetta , sostiene che è dovere della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitino di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini. Il non riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali, sono, a mio avviso un ostacolo da rimuovere, sono il retaggio di una cultura cattolica, culturale e politica che non può più rappresentare la realtà del popolo italiano.