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Berlusconi sequestrato da Cosentino a palazzo Grazioli. E Alfano sbotta: “O lui o me”

Cosentino

Berlusconi riceve l'alt da Alfano: "Se c'è Cosentino io non firmo le liste del Pdl"

Nicola Cosentino, deputato Pdl, minaccia Berlusconi e Alfano. Vuole il seggio per non finire in galera. Qualcuno vorrebbe tenerlo fuori ma Cosentino insiste e minaccia. “Lo capite che cosi finisco in galera? Io vi rovino a tutti queste sarebbero le parole pronunciate da Nicola Cosentino ieri sera a palazzo Grazioli davanti a Berlusconi e Alfano.

Alfano a Berlusconi: “O me o Cosentino”

Cosentino è imputato di due processi in cui c’entrano la camorra e il clan dei casalesi, e ha un ordine di fermo dalla procura antimafia. Non è in carcere perché la camera votò contro il suo arresto: se fosse un cittadino normale sarebbe agli arresti: Invece è a Palazzo Grazioli a rivendicare il suo seggio. Se Cosentino non ottiene la candidatura, il giorno dopo le elezioni, il 25 febbraio, sarebbe arrestato. Dunque il dilemma, Montecitorio o Poggioreale?

Ma Angelino Alfano tuona: “Se c’è Nick ‘o mericano il segretario del Pdl non firmerà le liste. Se c’è Cosentino, io non firmo le liste del Pdl in Campania. O lui, o me”. La trattativa sembra ormai una guerra in cui l’unica certezza è la scadenza di stasera per depositare le candidature. Cosentino è da stamattina all’attacco a Palazzo Grazioli, davanti a Berlusconi e Alfano, dopo averli presi in ostaggio per tutto il week end. Berlusconi è sequestrato e sotto ricatto” -mormorano le stanza di Palazzo Grazioli- “Il presidente è in riunione” da tre giorni. Il Cavaliere è esausto. “Nick ‘o mericano non molla”. Al momento il suo nome è in lista. Berlusconi sta provando insieme ad Alfano a fargli fare un passo indietro: “Abbiamo rinunciato a Dell’Utri, a Scajola, lo capisci che se sei candidato perdiamo la Campania e non solo?”.

Il problema è che Cosentino a Poggioreale, non vuole andare e minaccia:Se cado io cadete pure voi. Stavolta parlo. E poi vi scordate i miei voti, in Campania vi sfascio”. Ricatta anche di ritirare i “suoi senatori” se dovesse essere escluso dalle liste, che potrebbero così non essere presentate a poche ore dalla scadenza. A palazzo Grazioli si sta consumando l’ultimo atto del cavaliere, prima della campagna elettorale, sul politico di Casal di Principe, su cui pendono 2 inchieste per camorra e un mandato di arresto, l’uomo dei consensi nelle terre di “gomorra”, su cui pendono due inchieste per camorra, e una richiesta di arresto.

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