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Berlusconi su Donald Trump e sull’Europa, l’intervista della Stampa

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Che cos’ha detto Silvio Berlusconi nell’intervista alla Stampa? Ecco cosa ne pensa di Donald Trump e dell’Unione Europea. Silvio Berlusconi sull’Unione Europea, sul nuovo presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, sul presente e il futuro dell’Italia. In un’intervista rilasc...

Che cos’ha detto Silvio Berlusconi nell’intervista alla Stampa? Ecco cosa ne pensa di Donald Trump e dell’Unione Europea.

Silvio Berlusconi sull’Unione Europea, sul nuovo presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, sul presente e il futuro dell’Italia. In un’intervista rilasciata alla Stampa, Berlusconi ha parlato di tutti i principali temi del momento.

L’Unione Europea e il sogno dell’Europa

Berlusconi ha voluto mettere in primo piano una distinzione fra l’Europa e l’Europa costruita dai “burocrati”. “Il sogno europeo”, secondo Berlusconi, “oggi è più attuale che mai”, mentre “la costruzione dell’Europa come è stata realizzata dai burocrati di Bruxelles invece è fallita e sta suscitando crescenti reazioni di rigetto”.

Il sogno europeo, ha proseguito, “era il sogno di un grande spazio di libertà, economica, politica e civile, di pace e sicurezza condivisa”, un sogno del quale è rimasta “la pace nel nostro continente”, mentre “tutto il resto è svanito, si è dissolto”. Da cui l’invito all’Europa a “ripensarsi a fondo” se non vuole rischiare di tramontare in modo definitivo.

La gestione del problema dell’immigrazione

Berlusconi, nel dirsi in sostanziale accordo con “l’approccio del ministro Minniti”, ha rilevato però che occorrerebbe non soltanto ragionare su “come gestire profughi e clandestini una volta arrivati in Italia”. Piuttosto, sarebbe necessario agire al fine di “evitare che arrivino” gli immigrati tramite una serie di accordi “con i governi del Nord Africa”. Nel rivendere l’operato del suo governo su questo argomento, Berlusconi ha affermato che “se non riusciamo a stabilizzare l’Africa e il Medio Oriente, allora il problema esploderà”. “E per questo”, ha aggiunto, “non bastano le forze dell’Italia, e neppure quelle dell’Europa. Occorre una grande coalizione che veda protagonisti l’Europa, gli Stati Uniti, la Russia, la stessa Cina, i Paesi Arabi moderati”.

Silvio Berlusconi e Donald Trump

In relazione al recente insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e, in generale, all’ascesa politica dell’ex tycoon, Berlusconi ha detto di vedere “con molto favore il ritorno ad una collaborazione con la Russia di Putin, che per l’America e tutto il mondo libero dev’essere un amico e un alleato, non certo un nemico”.

Per quanto riguarda però la ricetta economica e in politica estera in qualche modo suggerita da Trump nel suo primo discorso, Berlusconi si è definito preoccupato da “un ritorno all’isolazionismo”, perché si tratterebbe di “un grave errore”, “per il mondo intero e per l’America”.