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Berlusconi svela le sue carte: Salvini all'Interno, Montezemolo agli Esteri

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Silvio Berlusconi nelle sue ultime dichiarazioni ha fornito i nomi dei politici che vorrebbe al suo fianco in un ipotechico suo futuro governo. "Salvini all'Interno farebbe certamente meglio di Alfano, ma può andare dove vuole lui. Uno che mi è sempre piaciuto è Montezemolo, agli Esteri sare...

Silvio Berlusconi nelle sue ultime dichiarazioni ha fornito i nomi dei politici che vorrebbe al suo fianco in un ipotechico suo futuro governo.

Salvini all’Interno farebbe certamente meglio di Alfano, ma può andare dove vuole lui. Uno che mi è sempre piaciuto è Montezemolo, agli Esteri sarebbe perfetto” queste le parole del leader di Forza Italia. Ha poi aggiunto “Vorrei recuperare il nostro Frattini ma siamo pieni di ottime persone, leali, pronte a servire il Paese”. Infatti ha citato anche Giorgia Meloni, di cui ammira “la determinazione, la competenza, il coraggio intellettuale, la capacità di analisi”.

Ha rilasciato anche una dichiarazione sulla legge elettorale. “Credo voteremo a febbraio o marzo 2018. Mi piacerebbe riuscirci con una legge proporzionale, l’unica che rispetta il volere degli elettori in un sistema tripolare. Spero ancora di riuscire a vararla”.

Non sono mancati aspri commenti a Maria Elena Boschi dicendo che “Vuole che il padre non parli alla figlia che sta nel Governo dei problemi di Banca Etruria? È contro natura. Non mi piacciono i casi montati dai giornali, se serve si fa un processo, serve una sentenza di terzo grado”. Ma anche al sindaco di Roma, Virginia Raggi. “Se ne freghi delle inchieste, basta con le inchieste che buttano per aria le decisioni degli elettori. Semmai dovrebbe lasciare per incapacità”, ha affermato.

Infine anche al M5S «I Cinquestelle non hanno né arte né parte. Un movimento che cambia idea su tutto, i veri professionisti della politica: gente che prima delle elezioni non faceva niente” e naturalmente anche su Grillo ”Un buon comico, col vizio di farsi pagare in nero, circondato di persone che non hanno mai fatto niente, i veri professionisti della politica: gente che prima delle elezioni non faceva niente”.