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Bimbo di 18 mesi ingoia busta di plastica: la drammatica vicenda

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Un bimbo è stato miracolosamente salvato durante una cena fuori casa. Aveva ingoiato una busta di plastica che lo stava soffocando.

Tragedia sfiorata a Sezze, in provincia di Latina. E ci è mancato davvero poco che un bimbo di soli 18 mesi non lasciasse così presto questa vita. Ma un angelo custode abbia vegliato. Infatti se il piccolo si è salvato, è stato anche un caso fortuito. Il fatto è accaduto nella giornata di ieri, durante una cena in un locale.

Bimbo quasi morto

Doveva essere una tranquilla cena tra amici, in cui era presente anche un bimbo di 18 mesi. Ma è bastato un istante per scatenare il panico nella sala. Il bambino aveva infatti ingoiato una busta di plastica, e stava soffocando. I rinforzi dovevano essere chiamati quanto prima, nella speranza che arrivassero in tempo. Infatti, la situazione è apparsa subito critica.

E qui il destino è intervenuto. Tra i presenti in sala, per puro caso, vi era una volontaria della Croce Rossa di Nepi, che subito ha soccorso il bimbo, per la gioia dei genitori.

La volontaria della Cri di Nepi, intuendo subito quello che stava rischiando il piccolo, lo ha preso in braccio e senza pensarci tanto ha applicato le manovre di disostruzione delle vie aree pediatriche. Una volta liberate, hanno visto che si trattava di un pezzo di busta di plastica. Sono stati pochi minuti, anche se ai presenti saranno sembrati parecchi, ma si sono rivelati decisivi. Senza la volontaria, il bimbo sarebbe sicuramente morto. Quella famiglia è stata davvero fortunata. La volontaria deve essere fiera ed orgogliosa di se stessa.

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Conoscere le tecniche

C’è un’ulteriore coincidenza in questa storia. Nel pomeriggio della stessa giornata di ieri, si era concluso il corso che la Croce Rossa organizza ogni mese proprio per diffondere questa pratica tra la popolazione. «Per noi della Croce rossa di Nepi, Castel Sant’Elia e Monterosi è un giorno di gioia, che ci ripaga di tanto impegno e tempo prestato all’attività di volontariato nella nostra associazione. Alla nostra Giovanna inviamo un grande abbraccio di ringraziamento».

Infine, l’appello: «Operiamo perché sempre più persone conoscano queste tecniche e possano intervenire in situazioni analoghe. I volontari sul territorio sono tanti, ma non possono essere ovunque: iscrivetevi ai corsi».

Quando bimbo ingoia

Bisogna sempre stare attenti che i propri bambini non ingoino oggetti. Se dovessero ingerire pile o oggetti appuntiti, è necessario correre immediatamente al pronto soccorso. Le batterie presentano all’interno un liquido corrosivo, mentre chiodi o spine di pesci molto grandi possono lacerare i tessuti interni.

Per evitare il soffocamento, bisogna distinguere se l’oggetto è in trachea o se è nell’esofago. Se è in trachea, bisogna procedere con le manovre di sostituzione. Il è quello di comprimere l’addome del bambino cercando di creare una pressione che dallo stomaco preme sul corpo estraneo inducendolo a saltare fuori.

Se invece l’oggetto che il bambino ha ingerito è rimasto nell’esofago, occorre cercare di far scendere l’oggetto con calma, invitandolo a deglutire e magari aiutando la deglutizione dando piccoli pezzi di pane.