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Biografia: Giulio Cesare

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"Avrei preferito essere il primo in un villaggio che secondo a Roma". Così parlò Giulio Cesare, l'uomo che sarebbe diventato il "primo" di Roma, il suo console a vita e al quale fu conferito il prestigioso titolo, "Pater Patriae" Padre della Nazione. Gaio Giulio Cesare nacque in un' influente f...

“Avrei preferito essere il primo in un villaggio che secondo a Roma”. Così parlò Giulio Cesare, l’uomo che sarebbe diventato il “primo” di Roma, il suo console a vita e al quale fu conferito il prestigioso titolo, “Pater Patriae” Padre della Nazione.

Gaio Giulio Cesare nacque in un’ influente famiglia romana il 13 luglio 100 a.c, periodo in cui l’Impero Romano era in rapida espansione. Da giovane, Cesare cadde in fallo con il console Silla, quando sposò Cornelia, figlia di Cinna, che era un nemico giurato del Console. Silla cercò di far ripudiare a Cesare la propria moglie, ma lui si rifiutò ostinatamente, nonostante la perdita della sua eredità. Fuggì da Roma, solo ritornando nel 78 aC.s, alla successiva morte di Silla.

Tornato a Roma, Cesare iniziò una carriera legale, guadagnando rapidamente una solida reputazione come abile oratore, con voce e gesta di grande effetto. Volle, tuttavia, per migliorare ulteriormente le sue capacità partire per Rodi, a studiare l’ oratoria con il grande maestro Apollonio. Un episodio ben documentato si è verificato durante il viaggio a Rodi quando Cesare fu catturato dai pirati, in cerca di un riscattato. Al suo rilascio, come aveva promesso di fare, braccò i fuorilegge e li fece uccidere crocifiggendoli. L’incidente dimostra quanto spietata e vendicativa fosse la sua natura, qualità difficili da trovare e che erano un vantaggio in quel momento della storia.

Il primo ufficio pubblico di Cesare al suo ritorno a Roma fu quello di questore, nel 69 a.c. In quell’anno, la moglie, Cornelia, morì. Forse la tristezza per la sua morte portò Cesare a entusiasmarsi verso la carriera politica, nel 63 a.c. Dopo una vigorosa campagna, guadagnò il posto importante di “Pontifex Maximus” capo della religione.

Cesare poi sposò Pompeia, nipote del suo vecchio nemico Silla, ma divorziò da lei su un suggerimento infondato di certe sue scorrettezze, notoriamente dichiarando che “la moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto.”

Le numerose campagne straniere sottomisero varie tribù ribelli in Lusitania, difendendo la Gallia contro gli Elvezi [Svizzera] e sconfiggere le tribù tedesche. Tutto questo mostrò che Cesare fu anche un abile stratega militare. Brillante dei suoi successi fece ritorno a casa con gloria.

I Britanni si arresero al potere di Cesare, dopo la sua invasione della loro isola nel 53 a.c. Pompeo divenne in seguito il più grande rivale di Cesare, ma fu sconfitto da forze superiori, e in fuga verso l’Egitto fu ucciso.
Cesare inseguendo Pompeo arrivò in Alessandria dove incontrò la regina Cleopatra con la quale ebbe un figlio, Cesarione.

Dopo ulteriori vittorie militari in Medio Oriente, Cesare tornò a Roma nel 45 a.c, qui gli onori furono gloriosi: molte statue raffiguarnti la sua persona furono erette, monete recanti la sua immagine furono colpite e il mese della sua nascita divenne noto come “Giulio”.

Egli proclamò: “Ho vissuto abbastanza a lungo per soddisfare sia la natura che la gloria.”

Il suo status elevato suscitò l’ invidia tra alcuni dei suoi compagni romani e per questo il 15 marzo 44 a.c, in Senato, fu attaccato da assassini e brutalmente ucciso, pugnalato 23 volte. La sua morte segnò un lungo periodo di sanguinose guerre civili.