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La Birmania concede l'amnistia a 650 prigionieri politici

Rangoon, 13 gen. (TMNews) - La Birmania ha deciso di liberare numerosi prigionieri politici di primo piano, un'amnistia richiesta con insistenza dall'Occidente come prova della sincerità delle riforme del nuovo regime. La notizia è stata accolta con grande soddisfazione dall'opposizione al governo...

birmania 13 gennaio 2012

Rangoon, 13 gen. (TMNews) – La Birmania ha deciso di liberare numerosi prigionieri politici di primo piano, un’amnistia richiesta con insistenza dall’Occidente come prova della sincerità delle riforme del nuovo regime. La notizia è stata accolta con grande soddisfazione dall’opposizione al governo di Rangoon. Tra le persone rilasciate figura l’ex primo ministro Khin Nyunt, arrestato nel 2005 e condannato a una pena di 44 anni di prigione.

Molti leader della rivoluzione studentesca del 1988, la cui repressione fece oltre 3.000 morti, saranno interessati dall’amnistia. Tra le persone rilasciate ci sarà anche Min Ko Naing, che ha trascorso gran parte della sua vita in prigione dal 1988 e che era stato condannato a una pena di 65 anni di reclusione per il suo coinvolgimento nella “sommossa Safran” del 2007. Tra coloro che sono stati già rilasciati stamane figura anche Htay Kywe, leader della “Generazione 88” e condannato nel 2007 a 65 anni di reclusione.

Secondo il quotidiano ufficiale anglofono New Light of Myamnmar, questa amnistia riguarda circa 650 prigionieri ed ha l’obiettivo di favorire “la riconciliazione nazionale e la loro partecipazione al processo politico”.