> > Bjork, la rivelazione su un regista danese che provò a molestarla

Bjork, la rivelazione su un regista danese che provò a molestarla

Biork

Bjork rivela che un regista danese provò a molestarla.

Bjork ha rivelato che un regista danese provò a molestarla. La cantautrice islandese, che in passato ha avuto anche alcune esperienze come attrice, prendendo spunto da ciò che è accaduto negli ultimi giorni, ovvero le denunce contro il produttore statunitense Harvey Weinstein, ha deciso di raccontare la sua storia.

Come in molti ricorderanno, anche perché la cassa mediatica in questi ultimi giorni non ha mai smesso di suonare, il produttore ha molestato diverse attrici con le quali è entrato in contatto durante tutti gli anni in cui il suo impero è andato consolidandosi. Alla fine, però, una di loro ha deciso di denunciarlo e da lì, a catena, tutte le altre hanno deciso, a loro volta, di raccontare la propria esperienza avuta con lui.

Bjork

La rivelazione di Bjork

Potete trovare le parole di Bjork sulla sua pagina ufficiale di Facebook. L’artista islandese, la segue personalmente e comunica anche in questa maniera con i suoi tantissimi fan. La principessa dei ghiacci, così come molto spesso è stata appellata, ha postato il suo commento nel pomeriggio di oggi, domenica 15 ottobre, e ha ricevuto tantisssimi commenti.

Soprattutto in questo periodo, come già detto, in cui sono scoppiati diversi casi di celebrità che hanno voluto raccontare le loro tragiche esperienze in questo ambito, ogni voce è importante che abbia spazio, ogni donna è utile che metta tutti a parte di un episodi tanto doloroso perché, forse, potrebbe aiutare chi non riesce a parlare.

A seguire, quindi, il pensiero di Bjork, la traduzione del suo post in cui racconta di aver subito molestie da un regista danese, e quale fu la sua reazione e anche quella di coloro che in qualche modo sapevano ma tacevano: “Ispirandomi a quello che stanno rivelando le donne ovunque, vi racconto la mia esperienza con un regista danese. Dal momento che vengo da un paese che, al mondo, è uno di quelli più vicini all’uguaglianza tra i sessi e dal momento che all’epoca io ero in una situazione di forza nel mondo della musica, con un’indipendenza faticosamente conquistata, mi fu estremamente chiaro – quando cominciai a muovere i primi passi come attrice – che la mia umiliazione e l’essere stata molestata era la normalità, decisa dal regista e da uno staff di una dozzina di uomini che lo permettevano e lo incoraggiavano”.

E, ancora, continua la rivelazione asciutta ma forte e penetrante: “Io cominciai a diventare consapevole: era una cosa diffusa che un regista potesse toccare e molestare le sue attrici quando voleva e che le istituzioni del cinema lo consentissero. Io lo respinsi ripetutamente e lui mi tenne il broncio e mi punì creando tra le persone che lavoravano con lui un’incredibile rete di impressioni negative secondo la quale io ‘ero complessa’. Grazie alla mia forza, il mio grande team e grazie al fatto di non avere niente da perdere non avendo ambizioni come attrice, mi allontanai da quella situazione.”.

Ancora le parole di Bjork, che alla fine della sua riflessione si preoccupa di ciò che potrebbe accadere a chi non è come lei, a chi non può difendersi: “Mi preoccupa pensare che altre attrici che lavoravano con lo stesso uomo non lo abbiano fatto. Il regista era pienamente consapevole di questo giochino e sono sicura che il film che ha fatto dopo era ispirato all’esperienza che ebbe con me. Perché io fui la prima che lo affrontò e non gliela fece passare liscia. E secondo me lui ha avuto relazioni più corrette e pertinenti con le sue attrici, dopo lo scontro con me. Dunque ci sono speranze.
Spero che questa testimonianza riesca ad aiutare tutte le attrici e gli attori. Mettiamo fine a tutto questo. C’è un’ondata di cambiamento nel mondo.”.