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Blitz dei carabinieri, fumeria di crack vicino a Palazzo di Giustizia

Blitz

Scoperta fumeria di crack nei Giardini vicino al tribunale Palazzo Giustizia; arrestati due senegalesi e segnalati molti ragazzini fruitori della droga

In questi giorni la squadra antidroga del nucleo operativo della compagnia Centro, coordinata dal tenente Roberto Bertini, ha sgominato con un vero e proprio blitz una fumeria di crack presso i Giardini Giovanni Paolo II. L’indagine ha visto corso positivo, grazie alle tante segnalazioni delle mamme che frequentano i Giardini portando con sé i loro bimbi.

Il Blitz

Un giro di droga molto seguito soprattutto da giovanissimi i quali compravano dosi massicce di crack da pusher senegalesi.

Dunque, ragazzini giovani ma anche minorenni, che acquistavano la dose e la consumavano prevalentemente dietro ai cespugli dei Giardini. Attraverso il blitz sono state ritrovate, difatti, arnesi simili a pipe rudimentali ricavate da bottiglie di plastica, cucchiaini, carta di stagnola, e dei sacchetti blu e gialli ove venivano inserite le dosi.

A tal proposito gli investigatori spiegano: “I sacchetti gialli contengono il crack mente i blu la cocaina – anch’essa spacciata dai pusher -; la cocaina viene iniettata in vena come veniva fatto in passato con l’eroina e i pusher usano colori differenti dei sacchetti per distinguerla nella vendita. Ogni colore ha il suo preciso nascondiglio”.

Il blitz è partito a inizio della settimana su disposizione del pubblico ministero Paola Crispo, al termine di una lunga e certosina serie di accertamenti cominciati a metà settembre.

Nel mirino sono finiti due senegalesi di 25 anni e 29 anni con trascorsi precedenti penali e in possesso di una decina di dosi a testa di crack e cocaina.

L’aiuto delle mamme è stato decisivo per confermare il grande giro di stupefacenti che veniva svolto alla luce del sole e a pochi passi da Palazzo di Giustizia.

Nei guai con la giustizia anche i ragazzini clienti segnalati alla prefettura come consumatori di droga. Crack, soprattutto, che a quanto pare è molto utilizzato dai giovanissimi genovesi. In questa ultima settimana i carabinieri hanno individuato più di 10 ragazzini tra cui minorenni.

I senegalesi sono stati arrestati dopo le indagini che hanno scoperto il loro modus operandi nel passare inosservati. Infatti attendevano i giovani clienti non direttamente ai Giardini ma sulle panchine di Piazza Piccapietra o piazza Corvetto o via XII Ottobre.

I giovanissimi fruitori della droga venivano “trattati” con uno sconto speciale da parte dei pusher. Il costo del crack veniva messo a 10 euro. Così, accordato il prezzo, uno dei senegalesi restava nelle piazze del primo incontro, per segnalare nel caso l’avvento delle forze dell’ordine, e l’altro andava insieme ai ragazzi al Giardino per recuperare la droga.

Gli effetti del crack

Gli effetti del crack si avvertono nell’immediato, sono molto intensi e altrettanto di breve durata – durano al massimo 15 minuti – , portano ad un’assuefazione certa, già dalla prima volta dall’assunzione, creando così una dipendenza ancora maggiore rispetto alla cocaina.

Attraverso i suoi vapori, quindi, il crack arriva al cervello più rapidamente e gli effetti sono decisamente rapidi e devastanti. Gli effetti a breve termine passano dalla intensa euforia a una aggressività e violenza piuttosto marcata. Gli effetti a lungo termine, invece, creano dei veri e propri deliri psicotici con allucinazioni visive e uditive.

E’ una sostanza pericolosa ma, proprio perché costa così poco ed è veramente facile trovarla, sono a rischio i più giovani e molti minorenni che per emulare l’amico incominciano ingenuamente a inalare la sostanza … “Tanto posso smettere quando voglio”.