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Bob Dylan: premio nobel per la letteratura

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A 20 anni dalla sua prima candidatura, Bob Dylan conquista il Nobel Sono svariati i riconoscimenti e i premi ottenuti da Bob Dylan negli anni: il Grammy Award alla carriera nel 1991, il Polar Music Prize nel 2001, il Golden Globe nello stesso anno, il Premio Pulitzer nel 2008, la National Medal of ...

A 20 anni dalla sua prima candidatura, Bob Dylan conquista il Nobel

Sono svariati i riconoscimenti e i premi ottenuti da Bob Dylan negli anni: il Grammy Award alla carriera nel 1991, il Polar Music Prize nel 2001, il Golden Globe nello stesso anno, il Premio Pulitzer nel 2008, la National Medal of Arts nel 2009, la Presidential Medal of Freedom nel 2012. E quelli citati sono solo i principali.

Tuttavia, e nonostante la candidatura del 1996 da parte di Gordon Ball, professore dell’Università di Virginia, la star approda solo oggi al Premio Nobel. Proprio nel giorno della morte di Dario Fo, anch’egli Premio Nobel per la Letteratura, nell’ormai lontano 1997.
Alla prima candidatura di Dylan, in questi vent’anni, ne sono seguite numerose altre, sempre sostenute da venerabili studiosi di importanti università americane. Oggi, finalmente, il premio gli è stato effettivamente assegnato, “per avere creato una nuova espressione poetica nell’ambito della tradizione della grande canzone americana”.
Nessuno aveva avvertito in anticipo Bob Dylan, e il Comitato dei Nobel a Stoccolma l’ha comunicato prima a una folla entusiasta e fomentata che allo stesso vincitore.
Per quanto il vincitore sia una leggenda universalmente riconosciuta, in pochi credevano che il Comitato avrebbe davvero esteso il prestigioso riconoscimento alla musica pop. Eppure, anche questa volta, si è assistito a una svolta e a un cambiamento che, come tante volte in passato, hanno nome Bob Dylan. D’altronde, ogni suo passo nella storia della musica, e non solo, è stato una sorta di rivoluzione: dall’esordio folk, all’elettrica negli anni Sessanta, fino alle recenti comparse pubblicitarie e all’esibizione al Coachella (dove il cantante non ha nemmeno salutato il pubblico), il tutto intramezzato dalla conversione ai Cristiani rinati.

Insomma, che lo si ami o lo si odi Bob Dylan è indiscutibilmente un’icona: dello stile, della musica e, come gli è stato infine riconosciuto, anche della letteratura.