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Bologna, detenuti in fuga dopo il pranzo con il Papa

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Detenuti in fuga dopo l'attesissimo pranzo con il Papa svoltosi il primo ottobre. I fuggitivi sono due napoletani entrambi reclusi a Castelfranco Emilia.

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Detenuti in fuga dopo l’attesissimo pranzo con il Papa svoltosi il primo ottobre. I detenuti che sono fuggiti sono due, entrambi napoletani ed entrambi reclusi alla casa di lavoro di Castelfranco Emilia. Dopo il pranzo i due hanno ben pensato di cogliere l’attimo e di darsela a gambe. Hanno infatti aspettato il momento di distrazione dei loro accompagnatori e sene sono andati senza neanche salutare il Papa. In questo momento le forze dell’ordine sono ancora alla ricerca dei due fuggitivi.

La vicenda

Detenuti in fuga dopo il pranzo super atteso in compagnia del pontefice, Papa Francesco. L’incontro era riservato al pontefice e a ben 1000 persone con difficoltà. Erano presenti anche 20 detenuti. Il pranzo era stato organizzato nella basilica di San Petronio, la chiesa principale della città di Bologna. La splendida basilica domina la piazza Maggiore ed è considerata la sesta chiesa più grande d’Europa. Così, in questo luogo sacro, i due napoletani decidono di fare il colpo gobbo. Approfittando di un momento di distrazione degli accompagnatori, i detenuti si dileguano dopo l’Angelus che il Papa ha annunciato in piazza Maggiore. L’evento è particolarmente imbarazzante, quindi gli inquirenti tendono a rimanere molto riservati sulle questioni che riguardano l’indagine. Tra lasagne, cotolette e torta di riso i due malviventi scappano a piedi e quando tutti si rendono conto che mancano due persone, non rimane altro che chiamare subito le forze dell’ordine.

I detenuti

I due fuggitivi napoletani erano detenuti nella casa di lavoro e di reclusione di Castelfranco Emilia. La struttura si trova nel Modenese e non è considerata un vero e proprio carcere. Il luogo infatti è un’alternativa al carcere ed è adibito prevalentemente con lo scopo di reinserire nella società i detenuti. La casa di lavoro è divisa in due sezioni, una riservata ai detenuti tossicodipendenti mentre la seconda è riservata ai soggetti socialmente pericolosi. Questi ultimi, all’interno della casa di reclusione, sono soggetti che rispetto agli altri sono sottoposti ad una misura di sicurezza maggiore, sono in pratica “internati” a causa della loro pericolosità. Purtroppo i fuggitivi facevano parte di questa sezione, ed in passato la loro misura era stata reiterata più volte. Il Papa in tutto ciò ha continuato a svolgere la sua mansione e ha continuato con il programma che gli era stato riservato.

Il Papa

Il pontefice, ancora all’oscuro della vicenda, ha continuato con il suo percorso. Dopo aver fatto l’Angelus in piazza Maggiore, il Papa si è recato all’interno della basilica per pranzare in compagnia di oltre 1000 persone con gravi difficoltà. Dopodichè ha seguitato con la visita della città. Come prima tappa ha raggiunto piazza San Domenico, dove lo aspettavano in numerosissimi, dopodichè si è spostato allo Stadio. Una gionata positiva e piena di buoni propositi e solidarietà, si è trasformata in poco tempo in una giornata ricca di preoccupazioni e perplessità. Al momento i detenuti rimangono ricercati dalle autorità le quali hanno chiesto informazioni ulteriori agli organizzatori della Curia. Una cosa è certa, quando i due fuggitivi verranno rintracciati, dovranno affrontare una pena accessoria. Il che significa che il loro percorso di reinserimento dovrà ricominciare dal principio.